Il 31 dicembre 2024 è una data particolarmente importante per una serie di bonus edilizi, che andranno in scadenza. A dare una netta sforbiciata a molte agevolazioni è stato il Decreto Superbonus, che ha eliminato, tra le altre cose, la possibilità di ottenere lo sconto in fattura o cedere il credito fiscale, escludendo, di fatto, molti contribuenti dalla possibilità di accedere agli incentivi.
Ma cerchiamo di capire quali siano le prospettive per i prossimi anni e soprattutto quali sono le misure destinate a scomparire. Sempre che non arrivino delle modifiche all’ultimo momento.
Bonus edilizi, cosa accadrà al superbonus
Il superbonus vide la luce nel 2020, con un’aliquota al 110%. Rivisto e corretto nel corso del tempo più volte, nel 2024 permette di detrarre le spese sostenute per efficientamento energetico e la riduzione del rischio sismico con un’aliquota più contenuta rispetto a quella iniziale: il 70%.
A partire dal 1° gennaio di quest’anno l’accesso all’agevolazione è limitata, potendovi accedere unicamente i seguenti soggetti:
- condomini;
- onlus;
- associazioni di volontariato;
- Aps.
Continuano a rimanere valide le consuete regole per il supebonus, ossia l’obbligo di effettuare i cosiddetti lavori trainanti ed il salto di due classi energetiche. Dal prossimo anno - a partire, quindi, dal 1° gennaio 2025 - l’aliquota scenderà al 65%.
Discorso diverso per il cosiddetto superbonus rafforzato, la cui aliquota rimane al 110% ed è riservata unicamente agli immobili che sono stati colpiti dai terremoti del 2009 e del 2016. L’agevolazione prevede l’aumento del 50% del limite di spesa ammesso, almeno per quelle che vengono sostenute fino al 31 dicembre 2025. La detrazione, ad ogni modo, è un’alternativa al contributo per la ricostruzione ed è sostanzialmente equiparabile - per quanto riguarda i permessi - alla disciplina del superbonus.
Quanti hanno optato per il superbonus rafforzato, almeno fino al 30 settembre 2024, hanno la possibilità di rinunciarvi, scegliendo, in alternativa, il contributo per la ricostruzione. Dal 1° ottobre 2024, invece, è possibile accedere anche al Fondo Indigenti, che è riservato esclusivamente alla famiglie con un basso reddito. Questa opzione permette di recuperare la percentuale decurtata dalla riduzione dell’aliquota.
Sismabonus 2024
Il sismabonus è operativo per le spese sostenute nel periodo compreso tra il 2017 ed il 31 dicembre 2024. L’agevolazione permette di realizzare degli interventi per la messa in sicurezza antisismica degli edifici che sono ubicati nelle zone sismiche 1, 2 e 3.
L’importo massimo di spesa è pari a 96.000 euro per unità immobiliare. Le detrazioni a cui è possibile accedere oscillano tra il 50% e l’85% delle spese sostenute per gli interventi che sono stati realizzati ed in base al soggetto che ne fa richiesta:
- unità immobiliari;
- condominio;
- lavori su parti comuni in condominio.
Bonus ristrutturazione
Il 31 dicembre 2024 scade il bonus ristrutturazione, almeno con la detrazione attuale pari al 505 della spesa sostenuta. Il decreto Superbonus è andato a ritoccare le agevolazioni previste da questa misura, aggiornando le sue caratteristiche come segue;
- la detrazione è al 50% su una spesa massima di 96.000 euro fino al 31 dicembre 2024;
- la detrazione scende al 36% su una spesa massima di 48.000 euro dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2027;
- la detrazione è solo al 30% per un massimo sempre di 48.000 euro nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2028 e il 31 dicembre 2033.
Ecobonus
L’ecobonus è destinato agli interventi di efficientamento energetico. La detrazione sulle spese oscilla tra il 50% e l’85% a seconda degli interventi che vengono effettuati fino al 31 dicembre 2024. Possono accedere alla misura le persone fisiche, quanti esercitano arti e professioni, gli enti pubblici e privati che non svolgono delle attività commerciali.
Le aliquote ecobonus sono le seguenti:
- 50%: il massimale è pari 96.000 euro che si può detrarre in 10 rate annuali;
- 65%: il massimale è pari 100.000 euro che si può detrarre in 10 rate annuali;
- 70-75%: il massimale è pari a 40.000 euro moltiplicato per le unità immobiliari. L’agevolazione spetta per gli interventi nelle parti comuni degli immobili;
Bonus mobili
È possibile, almeno fino al 31 dicembre 2024, usufruire anche del bonus mobili per le spese sostenute per acquistare mobili e grandi elettrodomestici. Il massimale di spesa è pari a 5.000 euro. Per poter accedere a questa agevolazione è necessario, nel corso dell’anno precedente, aver sostenuto delle spese per recuperare il patrimonio edilizio di una determinata unità immobiliare.
Bonus Barriere Architettoniche
Fino al 31 dicembre 2025 è possibile accedere al bonus barriere architettoniche, che prevede una detrazione al 75% per gli interventi sostenuti su scale, rampe, ascensori, servoscala e piattaforme elevatrici.
La detrazione può essere recuperata nell’arco di dieci quote annuali di pari importo per le spese sostenute a partire dal 29 maggio 2024.
Bonus Verde
Anche il bonus verde scade il prossimo 31 dicembre 2024. L’agevolazione prevede una detrazione Irpef del 36% per le spese che sono state sostenute per la manutenzione e il miglioramento degli spazi verdi. È previsto un massimale di 5.000 euro per unità immobiliare.