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Bonus Facciate: interrogazione chiede di estenderlo agli edifici non ricompresi nelle zone A e B

Fuori dalle zone A e dalle zone B in alcuni territori sono presenti edifici sia rurali che di civile abitazione le cui facciate andrebbero recuperate, al fine di migliorare la qualità del paesaggio e le bellezze architettoniche e naturali

venerdì 21 maggio 2021 - Redazione Build News

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Quali iniziative si intendono intraprendere al fine di estendere il «bonus facciate» a tutti gli edifici non necessariamente ricompresi nelle zone A e B di cui al decreto ministeriale n. 1444 del 1968.

Lo chiede alla Camera una interrogazione a risposta in Commissione n. 5-06050 presentata dall’On. Marco Di Maio (Italia Viva) il 20 maggio 2021, rivolta al Ministro dell'economia e delle finanze e al Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili.

MARCO DI MAIO. — Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili. — Per sapere – premesso che:

con la legge di bilancio n. 160 del 2019 è stata introdotta una disciplina che consente una detrazione dell'imposta lorda, denominata «bonus facciate», da ripartire in 10 quote annuali costanti, pari al 90 per cento delle spese sostenute nel 2020 e nel 2021 per interventi finalizzati al recupero o al restauro della facciata esterna degli edifici esistenti ubicati nelle zone A o B ai sensi del decreto ministeriale n. 1444 del 2 aprile 1968, compresi quelli di sola pulitura o tinteggiatura esterna;

le zone A sono le parti del territorio interessate da agglomerati urbani che rivestono carattere storico, artistico e di particolare pregio ambientale o da porzioni di essi, comprese le aree circostanti, che possono considerarsi parte integrante per tali caratteristiche degli agglomerati stessi;

le zone B sono le parti del territorio, diverse dalle zone A, totalmente o parzialmente edificate, comprendendo in queste ultime quelle in cui la superficie coperta dagli edifici esistenti non sia inferiore al 12,5 per cento (un ottavo) della superficie fondiaria della zona e nelle quali la densità territoriale sia superiore ad 1,5 mc/mq. Pertanto, per zone B si intendono le zone corrispondenti al territorio urbanizzato;

fuori dalle zone A e dalle zone B in alcuni territori sono presenti edifici sia rurali che di civile abitazione le cui facciate andrebbero recuperate, al fine di migliorare la qualità del paesaggio e le bellezze architettoniche e naturali;

la detrazione dell'imposta lorda di cui al bonus facciate incide sul bilancio dello Stato al quale contribuiscono tutti i cittadini considerando anche coloro che vivono al di fuori delle zone A e B previste dal decreto ministeriale n. 1444 del 1968 –:

quali iniziative si intendano intraprendere al fine di estendere il «bonus facciate» a tutti gli edifici non necessariamente ricompresi nelle zone A e B di cui al decreto ministeriale n. 1444 del 1968.

(5-06050)

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