di Franco Metta
Anche il Bonus mobili entra a far parte della ristretta cerchia di detrazioni per cui è possibile fruire della cessione del credito d’imposta, anche a istituti di credito. Lo prevede un emendamento al D.L. Sostegni (D.L. 41/2020) approvato in commissione “Programmazione economia e bilancio” al Senato.
Il credito arredi mobili va così a fare compagnia al Superbonus, al Bonus facciate, al Sismabonus e all’Ecobonus, rimpinguando l’elenco previsto dall’art. 121 del Decreto Rilancio. Operativamente si potrà chiedere al fornitore di recuperare il 50% in fattura oppure andare in banca con il proprio credito.
Non muta invece l’impianto generale della norma che dà diritto al beneficio: l’acquisto di mobili o grandi elettrodomestici deve essere abbinato alla ristrutturazione immobiliare.
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