È possibile richiedere il bonus mobili se si ha come documento di spesa solo uno scontrino fiscale e non la fattura di acquisto dei mobili? A questa domanda ha risposto la rivista online dell'Agenzia delle entrate.
“Nei casi in cui la normativa fiscale prevede la possibilità di usufruire del bonus mobili ed elettrodomestici (articolo 16, comma 2, del decreto legge n. 63/2013), per poter richiedere la detrazione occorre conservare i documenti che attestano il pagamento dei beni (ricevute dei bonifici, ricevute di avvenuta transazione per i pagamenti mediante carte di credito o di debito, documentazione di addebito sul conto corrente) e le fatture di acquisto che specificano natura, qualità e quantità dei beni e dei servizi acquisiti.
Ai fini della detrazione lo scontrino è equivalente alla fattura solo se riporta il codice fiscale dell’acquirente e l’indicazione della natura, qualità e quantità dei beni acquistati”, precisa FiscoOggi. “Se lo scontrino non indica il codice fiscale dell’acquirente, la detrazione può essere consentita solo se, oltre a riportare natura, qualità e quantità dei beni acquistati, è riconducibile al contribuente titolare della carta di debito (o della carta di credito), in base alla corrispondenza con i dati del pagamento (esercente, importo, data e ora)”.
Dal 2024 il massimale si è ridotto a 5mila euro
Ricordiamo che la legge di bilancio 2023 (legge n. 197/2022, articolo 1, comma 277) ha confermato la detrazione del 50% per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici destinati ad arredare l’immobile ristrutturato, calcolata su un importo massimo di spesa di 8.000 euro e ripartita in dieci quote annuali di pari importo. Dal 2024 il massimale si è ridotto a 5mila euro.
Il bonus mobili spetta esclusivamente a chi realizza interventi di recupero del patrimonio edilizio a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto.
Altri chiarimenti dal Fisco
L’acquisto di mobili o di grandi elettrodomestici “è agevolabile anche se tali beni sono destinati ad arredare un ambiente diverso da quello oggetto degli interventi ammessi alla detrazione per recupero del patrimonio edilizio”, ha chiarito FiscoOggi. “Il collegamento tra l’acquisto dei beni e l’arredo dell’immobile deve sussistere tenendo conto dell’immobile nel suo complesso. Si ricorda, però, che la data di acquisto dei mobili non deve mai essere anteriore a quella di avvio dei lavori edilizi”.
Per alcuni elettrodomestici occorre comunicare l’acquisto all’Enea
A seguito di un intervento di ristrutturazione edilizia, chi acquista e fa montare un piano cottura a induzione deve effettuare la comunicazione all'Enea. “Gli acquisti di alcuni elettrodomestici, per i quali si può usufruire del bonus mobili ed elettrodomestici (forni, frigoriferi, lavastoviglie, piani cottura elettrici, lavasciuga, lavatrici) vanno comunicati all’Enea”, ha ricordato la rivista online dell'Agenzia delle entrate.