Non sussiste alcuna preclusione, dal punto di vista della normativa fiscale, ad estendere il «bonus mobili» previsto per le giovani coppie (articolo 1, comma 75 della legge n. 208 del 2016) ai componenti dell’unione civile, stante l’equiparazione del vincolo giuridico derivante dall’unione civile a quello derivante dal matrimonio.
Lo ha chiarito il vice ministro all'Economia, Enrico Zanetti, rispondendo ieri in commissione Finanze della Camera a una interrogazione (5-09160 Fregolent) in merito all'applicazione alle unioni civili tra persone dello stesso sesso delle agevolazioni tributarie per l’acquisto di mobili previste in favore delle giovani coppie.
Zanetti ha precisato che “Ai fini della detrazione medesima è, tuttavia, necessario che sussistano tutte le ulteriori condizioni illustrate nella circolare n. 7/E del 2016 dell’Agenzia delle entrate. È necessario, in particolare, che, analogamente a quanto richiesto per le coppie coniugate, l’unione civile sia validamente costituita nell’anno 2016”.