Tra le novità del disegno di Legge di bilancio all’esame del Parlamento in queste settimane è compresa una detrazione del 36% dall’imposta sul reddito delle persone fisiche per le spese sostenute nell’anno 2018 per opere di sistemazione a verde e di realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili, tra cui sono ricomprese le connesse spese di progettazione e manutenzione. La relazione tecnica al provvedimento stima una spesa complessiva di circa 1.200 milioni di euro di cui circa la metà viene indotta dall’agevolazione fiscale.
Sul fronte degli incentivi fiscali della domanda, a fianco della novità positiva delle detrazioni per la cura del verde preoccupa la riduzione della detrazione per serramenti e caldaie a condensazione, come evidenziato anche da Confartigianato nei giorni scorsi.
Il provvedimento di incentivo per la manutenzione del verde – evidenzia Confartigianato - interessa in particolare le 22.741 imprese del settore Cura e manutenzione del paesaggio. La manutenzione del verde e giardini è una attività ad alta vocazione artigianale con il 70,4% del settore rappresentato da imprese artigiane, pari a 16.014 unità.
Il comparto dà lavoro a 40.873 addetti, con un predominio della piccola impresa dove si concentra l’80,7% dell’occupazione. Nell’artigianato opera circa 1 addetto su 2: 18.208 occupati pari al 44,5% del totale del settore.
Alcuni territori presentano una maggiore specializzazione nell’artigianato di Cura e manutenzione del paesaggio: a fronte di un peso dell’occupazione del settore sul totale dell’artigianato dello 0,7% in media nazionale, quote più elevate si riscontrano in Valle d’Aosta con 1,6%, Liguria e Lombardia con 1,0%, Sardegna con 0,9%, Friuli-Venezia Giulia, Toscana, Lazio e Piemonte con 0,8%.
In chiave provinciale – per cui la specializzazione viene valutata sulla base del numero delle imprese artigiane registrate – si osserva un maggiore peso della Cura e manutenzione del paesaggio a Lucca dove le imprese artigiane del settore rappresentano il 3,4% dell’artigianato della provincia, seguita da Varese e Como con 3,0%, Grosseto con 2,9%, Lecco con 2,7%, Massa Carrara con 2,5%, Pistoia, Novara e Verbania con 2,3%, Biella, Livorno e Pisa con 2,1% e Sassari con 2,0%.
Completano il perimetro del settore interessato dalla norma introdotta nel disegno di legge di bilancio 2018 le 10.201 imprese agricole della coltivazione di fiori e riproduzione piante e le 17.405 imprese del commercio di fiori e piante.