Il 4 dicembre 2018, presso il Ministero dell'ambiente, si è tenuta una riunione della Rete Professioni Tecniche nell'ambito dell'esame della bozza n. 10 sui criteri ambientali minimi (CAM) per la progettazione e i lavori inerenti la costruzione, manutenzione e adeguamento funzionale delle infrastrutture stradali.
La RPT, oltre a confermare il proprio sostegno ad una diffusa e veloce applicazione dei CAM, ha riscontrato diverse criticità su tale bozza. Secondo la Rete “la struttura stessa del testo e le commistioni della fase progettuale con quella esecutiva suggerirebbero una sua riorganizzazione complessiva, atteso che il documento proposto, pur rivisitato rispetto alle precedenti versioni, presenta, sostanzialmente, la stessa tipologia di limiti e problematiche già evidenziate da questa RPT con le comunicazioni trasmesse in data 10 settembre 2015 e in data 13 aprile 2017”.
La Rete delle Professioni Tecniche esprime perplessità “in ordine alle difficoltà delle stazioni appaltanti di utilizzare un documento con tali caratteristiche come pure appare del tutto ragionevole prevedere un significativo rischio di rallentamento nelle procedure ad evidenza pubblica che lo utilizzeranno e di contenzioso connesso alla sua attuazione. Né si ritiene, in via generale, che le stazioni appaltanti (o buona parte di esse) siano in grado di fornire dati e informazioni rilevabili in studi e ricerche specifiche su situazioni geologiche e climatiche, su traffico giornaliero medio, ecc.”.
Di tali rischi la RPT interesserà l’ANAC (Autorità nazionale anticorruzione) nell’incontro previsto per il 14 gennaio 2019.
In allegato la memoria consegnata al Minambiente