È prevista per domani la discussione a Palazzo Chigi, nell'ambito di una riunione di maggioranza, della bozza di decreto semplificazioni, ancora in via di elaborazione, composta da 48 articoli raggruppati in tre capi:
I - Semplificazioni in materia di contratti pubblici ed edilizia;
II - Semplificazioni procedimentali e responsabilità;
III - Misure di semplificazione digitale e per il sostegno e la diffusione dell’amministrazione digitale.
La bozza prevede, fino al 31 dicembre 2021, appalti senza gara ma con l’affidamento diretto per le opere fino a 150.000 euro e con trattativa diretta con almeno 5 operatori per le opere di importo superiore, riservando la gara solamente a quelle oltre i 5 milioni di euro.
Per il rilancio delle opere pubbliche, la bozza di decreto non prevede il modello Genova ma poteri straordinari a termine, forse di un anno, in deroga agli enti locali committenti, ai sensi dell'articolo 63 del Codice dei contratti pubblici.