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Building Automation, sarà boom grazie all'Internet delle Cose
L'Internet of Things consente di collegare i dispositivi in modo più efficiente ed economico. Il mercato, secondo un report di Memoori Business Intelligence, varrà 76 mld di dollari al 2020
venerdì 5 giugno 2015
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Erika Seghetti
Per un quarto di secolo si è investito molto in sistemi di
building automation (BAS), raggiungendo grandi risultati ma senza riuscire a superare alcuni limiti legati all’elevato costo dei dispositivi e alla mancanza di flessibilità. Grazie all’Internet of Things ci sarà una vera e propria svolta in tal senso. A sostenerlo è un nuovo rapporto redatto dalla società di ricerche di mercato Memoori Business Intelligence Ltd, secondo cui la tecnologia IoT offre la possibilità di collegare i vari dispositivi, di raccoglierne i dati e di analizzarli in modo molto più semplice, efficiente ed economico.
Un mercato da 76 mld di dollariE i risultati saranno evidenti anche in termini di fatturato. Se nel 2014 il mercato legato ai sistemi di building automation è valso 35,15 mld di dollari, nel 2020 si arriverà, secondo le stime, a quota 76 mld. Entrando nel dettaglio, se nel 2014 i servizi IoT e di Big Data hanno rappresentato il 15% della ‘fetta’ legata ai dispositivi per il controllo degli edifici (BIoT), nel 2020 la quota sarà del 26,5%. E comporterà conseguentemente un arretramento delle altre tecnologie più ‘tradizionali’, per modo di dire: le tecnologie HWE (Hardware Enablement), i servizi BAS e i servizi di comunicazione di rete.
Per quanto riguarda le vendite nelle varie aree geografiche, il Nord America la farà da padrona, seguito a stretto giro dall’Europa e dall’Asia Pacifico.