Rendere il tessuto produttivo più resiliente, attraverso un impegno nella prevenzione a trecentosessanta gradi, è un fattore chiave per ridurre il rischio sul territorio e garantire la più rapida ripresa delle attività dopo un’emergenza. È in quest’ottica che si inquadra il protocollo d’intesa quinquennale sottoscritto tra il Dipartimento della Protezione Civile e Confidustria.
L’intesa – firmata il 7 dicembre da Fabrizio Curcio, Capo Dipartimento della Protezione Civile, e Alberto Baban, Presidente della Piccola Industria di Confindustria – prevede lo sviluppo di un programma di azione comune rivolto alle imprese che sia d’impulso verso una maggiore resilienza degli impianti produttivi presenti sul territorio nazionale, anche attraverso iniziative tese a favorire il miglioramento e l’adeguamento delle strutture produttive esistenti alle esigenze di prevenzione e messa in sicurezza degli impianti. Allo stesso tempo, il protocollo prevede un impegno congiunto per contribuire ad accrescere una diffusa cultura della protezione civile, attraverso il coinvolgimento dei cittadini, delle imprese e delle comunità produttive locali come soggetti attivi della prevenzione e della risposta all’emergenza. A questo proposito, l’intesa pone come specifico obiettivo la definizione di linee guida per l’ottimale organizzazione delle imprese durante la gestione di emergenze, anche attraverso la collaborazione a titolo volontaristico per il superamento delle stesse.
«Le imprese, lo testiamo in ogni emergenza, possono svolgere un ruolo determinante nel ritorno alle normali condizioni di vita dei territori colpiti» ha commentato l’ingegnere Curcio. «La continuità nello svolgimento delle attività produttive – o la loro tempestiva ripresa – è determinante non solo per l’azienda, ma per la ripresa delle singole comunità. Lo abbiamo sotto gli occhi quasi ogni giorno: se vogliamo rispondere tempestivamente, e bene, alle esigenze che la società di oggi ci presenta nelle diverse situazioni di criticità non possiamo prescindere da un sano rapporto e sforzo comune tra pubblico e privati. Questo già accade, e speriamo funzioni sempre di più. La sfida ulteriore che ci stiamo ponendo oggi è coinvolgere le attività produttive nella costruzione di una cultura diffusa della prevenzione e della preparazione all’emergenza, nella convinzione che questo sia il salto culturale che può fare la differenza per il Paese».
«Quella con la Protezione Civile è una collaborazione di cui siamo particolarmente orgogliosi – ha affermato il presidente della Piccola Industria di Confindustria Alberto Baban - che ci permette di esprimere e dare concretezza al ruolo sociale delle imprese, declinando la nostra forte e immancabile spinta solidale anche in situazioni di crisi. Riguarda da vicino il nostro essere proattivi, la nostra capacità di problem solving: è infatti fondamentale che la rete solidale si attivi velocemente e in modo efficiente in situazioni impreviste in cui è importante superare in fretta eventuali criticità, nell’interesse dell’azienda e di chi ci lavora. Questa intesa risponde alla volontà di Confindustria di partecipare attivamente nella definizione delle politiche nazionali in tema di protezione civile per sviluppare attività e proposte che pongano l’impresa al centro della comunità, con l'obiettivo di crescere insieme».