Arriva la detrazione fiscale del 19% sulle assicurazioni sulla casa contro le calamità naturali.
Lo prevede il testo della legge di Bilancio bollinato dalla Ragioneria generale dello Stato, di cui Public Policy ha preso visione. La stessa norma stabilisce l'esenzione dall'imposta sulle assicurazioni per i premi relativi alle polizze contro il rischio di eventi calamitosi aventi come oggetto gli immobili ad uso abitativo.
Secondo i dati Ania, come si legge nella relazione tecnica, in Italia il settore assicurativo è esposto relativamente alle calamità per un ammontare di 100 miliardi di euro. L'Ania stima che, a settembre 2016, il numero di assicurazioni contro i rischi calamitosi, come ad esempio alluvioni e terremoti, sono pari a 400.000, sia come polizza specifica sia come estensione delle polizze multirischio. Dalla norma, ipotizza la relazione tecnica, è atteso un incremento annuo di queste polizze pari al 20% (vale a dire di circa 80.000 unità abitative annue), rispetto al numero di polizze sottoscritte ad oggi, stabilizzandosi dopo il quinto anno di applicazione.
Ipotizzando un importo medio del premio versato pari a 150 euro, ed applicando l'aliquota del 19%, si legge ancora nella RT, si stima una perdita di gettito Irpef di competenza pari a 13,7 milioni di euro per il 2018, 16 per il 2019, 18,2 per il 2020, 20,5 per il 2021 e 22,8 a partire dal 2022.
PROROGA DI 2 ANNI PER LA CEDOLARE SECCA AL 10%. Non diventa strutturale la cedolare secca al 10% per gli affitti a canone concordato, ma viene prorogata per il biennio 2018-2019. E non per uffici e negozi.
CREDITO IMPOSTA AL 12% PER RISTRUTTURAZIONE STADI SERIE B. Sono previste risorse fino a 4 milioni di euro, dal 2018, per la copertura del credito di imposta riconosciuto alle società di calcio di Serie B, Lega pro e serie D che ristrutturano gli stadi.
Nello specifico la norma prevede un credito di imposta del 12% dell'ammontare degli interventi di ristrutturazione degli stadi non di serie A (di proprietà o in concessione amministrativa) per un massimo di 25mila euro. Gli interventi incentivati sono quelli a valere sulle risorse derivanti dai diritti tv.
Servirà un decreto del Mef (da adottare entro 90 giorni dall'ok alla legge di Bilancio) a dettare le modalità attuative dell'incentivo. Il limite di spesa è di 4 milioni di euro l'anno dal 2018.
CONFERMATI IPER E SUPERAMMORTAMENTO. Confermato l'iperammortamento nella stessa misura del 2017, il 250%, mentre il super si abbassa al 130%.
La norma, che riprende quanto già previsto dalla legge di Stabilità 2017, stabilisce l'ammortamento al 130% per i beni strumentali nuovi acquistati entro il 1° gennaio del prossimo anno. L'incentivo è esteso al 30 giugno 2019 a condizione che entro il 31 dicembre 2018 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione. La misura, il cosiddetto superammortamento, risulta così tagliato rispetto all'anno in corso (ad oggi è riconosciuto al 140%).
Confermata invece la misura dell'iperammortamento al 250% per l'acquisto di beni ad alto contenuto innovativo, rientranti cioè nel Piano Industria 4.0 (si tratta di beni strumentali il cui funzionamento è controllato da sistemi computerizzati o gestito tramite opportuni sensori e azionamenti). Anche in questo caso il beneficio è riconosciuto per acquisti effettuati entro il 31 dicembre 2018, ovvero entro il 31 dicembre 2019, a condizione che entro la data del 31 dicembre 2018 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20 per cento del costo di acquisizione.
CREDITO IMPOSTA PER FORMAZIONE 4.0. Viene introdotto un credito d'imposta al 40% per le spese di formazione 4.0 relative al solo costo aziendale del personale dipendente per il periodo in cui viene occupato nelle attività di formazione 4.0. L'importo massimo riconoscibile ammonta a 300mila euro l'anno. Sono ammesse al beneficio tutte le imprese che effettuino spese in attività di formazione dal periodo di imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2017.
Sono ammesse al beneficio, le attività di formazione svolte per acquisire o consolidare le conoscenze delle tecnologie previste dal Piano nazionale impresa 4.0. In particolare, vengono ammesse le spese per attività di formazione su big data e analisi dei dati, cloud e fog computing, cyber security, sistemi cyber-fisici, prototipazione rapida, sistemi di visualizzazione e realtà aumentata, robotica avanzata e collaborativa, interfaccia uomo macchina, manifattura additiva, internet delle cose e delle macchine e integrazione digitale dei processi aziendali.
Per la misura sono stanziati 250 milioni di euro. (fonte: Public Policy)