Tecnologie innovative

Calcestruzzo autocompattante resistente al fuoco

Dall'EMPA, Laboratorio federale svizzero di prova dei materiali e di ricerca, un nuovo calcestruzzo con un super polimero assorbente (SAP) rinforzato con fibre di carbonio che resiste al fuoco

giovedì 21 luglio 2016 - Erika Seghetti

MM_feuerfester-Beton_Heizstrahler_klein

Il calcestruzzo non è indenne ai danni provocati dal fuoco. L’esposizione alle fiamme può scheggiarlo e rovinarlo quasi allo stesso modo del legno. Entrambe i materiali subiscono infatti lo stesso processo: l’acqua presente all'interno del pezzo di legno o dell'elemento in calcestruzzo vaporizza a causa della temperatura elevata e il vapore acqueo crea una pressione che aumenta il volume della struttura e quando le cellule esplodono si creano delle crepe. I rischi potenziali del danneggiamento sono enormi, perché una struttura in calcestruzzo con delle crepe ne riduce la capacità portante, provocando in alcuni gravi casi anche il crollo dell’edificio.

La resistenza al calore di un tradizionale calcestruzzo può essere ottimizzata aggiungendo alla miscela qualche kg di fibre di polipropilene (PP). In caso di esposizione al fuoco le fibre fondono, creando una rete di canali sottili in tutta la struttura in cemento armato e questi consentono la fuoriuscita del vapore acqueo senza aumentare la pressione interna, in modo che la struttura in calcestruzzo rimanga intatta.


Resistenza al fuoco vs capacità autocompattanti

Il calcestruzzo autocompattante ad alte prestazioni (SCHPC) si comporta però in modo diverso. L’aggiunta di più di 2 kg di fibra PP per metro cubo di miscela SCHPC incide sulla sua capacità di auto-compattarsi e quindi è necessario ridurre la quantità di polipropilene, con conseguenze sulla resistenza e sicurezza della struttura.

Dall’Empa la soluzione grazie a un polimero rinforzato con fibre di carbonio

Un team di ricercatori svizzeri dei laboratori di Calcestruzzo/Chimica edile e Ingegneria meccanica dell’Empa sono riusciti a trovare una soluzione. Hanno realizzato una serie di lastre di cemento sottili che sono state precompresso con cavi composti di un polimero rinforzato con fibre di carbonio. Il calcestruzzo su cui sono state effettuate le lastre conteneva 2 kg di fibra PP per metro cubo di miscela. In alcune lastre gli scienziati hanno anche aggiunto una piccola quantità di super polimero assorbente (SAP), uno speciale materiale sintetico che è in grado di assorbire un quantitativo di acqua nettamente maggiore rispetto al suo volume. Esponendo le lastre di cemento al fuoco a una temperatura massima di 1000 ° C., dopo 90 minuti le lastre contenenti il SAP sono risultate integre, mentre quelle con il polimero tradizionale hanno riportato alcune scheggiature.


Come funziona il nuovo calcestruzzo

La spiegazione di questo comportamento è il seguente: durante il processo di produzione il SAP è saturato con l’acqua, gonfiandosi diverse volte rispetto al suo volume secco. Mentre il calcestruzzo si stabilizza l’acqua viene espulsa grazie all’azione capillare nella matrice del cemento poroso. Il SAP si restringe e crea degli spazi vuoti che legano le reti individuali e scollegate delle fibre PP. Il risultato è una rete dendritica di SAP e fibre PP che permeano l’intero volume del calcestruzzo, rendendolo tollerante al calore del fuoco, in modo sufficiente da garantire l’integrità dell’edificio.

Idrogeno verde, una soluzione per l'energia del futuro. Ma oggi è ancora troppo caro

L'obiettivo crescita sostenibile è raggiungibile attraverso l'utilizzo dell'idrogeno verde. Ma al momento... Leggi


Bonus elettrodomestici green, spunta il nuovo contributo per rendere la casa più efficiente

Il governo ha allo studio l'introduzione di un nuovo bonus elettrodomestici, che... Leggi

Potrebbe interessarti


Iscriviti alla newsletter di Build News

Rimani aggiornato sulle ultime novità in campo di efficienza energetica e sostenibilità edile

Iscriviti

I più letti sull'argomento


Tecnologie innovative copertina articolo
Caminetti a etanolo, un rischio per la qualità dell’aria?

Il Fraunhofer Institute for Wood Research di Braunschweig avverte: l’etanolo rilascia nell’aria...

Dello stesso autore


Ultime notizie
Idrogeno e fuel cells: a che punto siamo?

Il Convegno AiCARR di Bari è stato un’occasione per riflettere sullo stato...

Tecnologie innovative
Un innovativo sistema di facciata modulare con le rinnovabili integrate

Dal Fraunhofer un’innovazione che potrebbe semplificare e dare una spinta agli interventi...

Aziende
Il teleriscaldamento per una transizione ecologica nel settore del comfort

Frascold e Solid Energy insieme per il il potenziamento di un impianto ...