Con l’arrivo dell’autunno e le temperature in calo si avvicina il momento dell’accensione dei riscaldamenti. Norme e scadenze alla mano, tra la valigia delle ferie estive appena riposta e la conta dei giorni che ci separano dalle vacanze natalizie, ecco il boom di richieste per la manutenzione della caldaia. Infatti, al pari del 2017, a settembre il numero di persone che si sono rivolte a un tecnico specializzato è quadruplicato rispetto alla media dell’anno in corso.
Ma quanto avranno speso gli italiani per prepararsi al freddo? Ce lo rivela un’indagine condotta da ProntoPro.it.
Archiviata la questione termovalvole (non sono mancati i ritardatari, stando alle richieste di installazione pervenute su ProntoPro oltre la data di scadenza prevista dal decreto milleproroghe), il dilemma per non incappare in multe salate resta uno: quanto costa mettersi in regola effettuando i dovuti controlli di manutenzione della caldaia? Secondo l’Osservatorio di ProntoPro, la spesa media nazionale è di 68 euro.
Ma quanto variano le tariffe degli operatori specializzati, da città a città? Analizzando le cifre necessarie a pagare il solo lavoro di manutenzione nei venti capoluoghi di regione, si scopre che Milano è la città più cara: qui per adempiere all’obbligo della manutenzione ordinaria si spendono in media 90 euro (22 euro in più rispetto alla media nazionale).
Al secondo posto della classifica si piazza Genova, dove il lavoro del manutentore costa al cliente 85 euro.
Medaglia di bronzo per Torino, dove gli abitanti devono mettere a budget 82 euro. Guardando la classifica dei costi dal lato opposto, scopriamo che i capoluoghi più economici della Penisola sono: Campobasso, Potenza e Catanzaro. Qui mediamente gli abitanti spendono tra i 52 e i 55 euro.
A dettare la periodicità dei controlli di manutenzione della caldaia è il libretto fornito in allegato. Al termine della revisione, il tecnico specializzato provvede a rilasciare un rapporto di controllo da allegare alla documentazione del dispositivo. Per chi avesse smarrito il libretto (il 25% delle richieste ricevute da ProntoPro rientra in questa categoria), il costo per averne uno nuovo varia in media dai 5 ai 10 euro.
Occorre tuttavia distinguere la manutenzione della caldaia dal controllo dei fumi. Chi intende effettuare anche questa verifica - la cui periodicità è stabilita dal d.p.r. n.74 del 2013 - deve mettere a budget una cifra che si aggira sui 110 euro (media nazionale). Al termine delle dovute verifiche, in caso di esito positivo, il tecnico rilascia un bollino blu, che solitamente ha un prezzo che si aggira sui 10 euro.
Ma se quasi il 60% delle richieste pervenute su ProntoPro da inizio anno riguardano i lavori di manutenzione, molti italiani hanno preferito invece fare una scelta rivolta al risparmio energetico (e dunque economico) e alla riduzione delle emissioni inquinanti: approfittando degli ecoincentivi validi fino al 31 dicembre 2018, il 41% ha scelto di sostituire la vecchia caldaia con una nuova.
In caso di Ecobonus, l’aliquota di detrazione varia dal 50% al 65%: appartengono alla prima categoria, ad esempio, le caldaie a condensazione di classe A, alla seconda le caldaie a condensazione di classe A+ con sistema di termoregolamentazione evoluto.