Attualità

Caldo nelle fabbriche: soluzioni per un microclima più fresco

Viessmann consiglia alle aziende come rispondere al caldo con impianti di raffrescamento efficienti e sostenibili

martedì 6 agosto 2024 - Redazione Build News

tecnico-fabbrica-macchinari-is-169

Il caldo rovente di questi giorni non risparmia i lavoratori delle fabbriche che soffrono temperature elevate anche a causa della mancanza di impianti di raffreddamento. Il caldo, oltre a diminuire l'efficienza lavorativa e la continuità della produzione, porta i lavoratori a soffrire fisicamente i suoi effetti.

Era scelta comune, infatti, negli anni passati, prevedere solo un impianto di riscaldamento all’interno delle fabbriche e non uno di raffrescamento; questa scelta non sembra più compatibile con le temperature sempre più alte a causa del riscaldamento globale. Sono molti i lavoratori che nelle ultime settimane hanno lamentato le dure condizioni di lavoro e i conseguenti problemi fisici, dalla sudorazione alla perdita di coordinazione, fino al mal di testa.

Le aziende più attente cercano di porre rimedio al problema riducendo i turni e permettendo un ricambio più frequente di lavoratori, oltra ad aumentare la fornitura d’acqua e di sali minerali e la lunghezza delle pause.

Molte realtà intervengono anche sulla climatizzazione, cercando di sopperire alla mancata installazione iniziale di sistemi di raffreddamento; un investimento che sembra ormai sempre più indispensabile per migliorare il microclima nelle fabbriche e nei luoghi di lavoro in generale.

Una risposta efficace al caldo

Per rispondere al caldo in fabbrica oggi una delle soluzioni più efficienti e comode è l’installazione di impianti di raffrescamento alimentati a energia elettrica di tipo split come l’Energysplit PRO di Viessmann.

Come i climatizzatori “split” domestici, sono impianti ad espansione diretta molto semplici da installare e sono composti da un’unità da posizionare all’esterno e da un’unità interna. L’unità interna muove l’aria del capannone con un ventilatore, dopo averla raffreddata, in modo che possa rinfrescare un’area indicativamente di 400 m2.


Raffrescamento e riscaldamento sostenibile

Questi impianti sono alimentati elettricamente e di conseguenza offrono l’opportunità di funzionare in abbinamento a un impianto fotovoltaico, esistente o da installare. In questo modo l’impianto può funzionare a costi anche nulli se in configurazione di totale autoconsumo.

Inoltre, si può utilizzare questo impianto anche per riscaldare il capannone in inverno, sfruttando il funzionamento in pompa di calore. È quindi possibile sostituire l’impianto esistente, molto probabilmente alimentato a combustibili fossili, rendendo l’edificio a tutti gli effetti un edificio a Zero Emissioni (Zero Emission Building) secondo la nuova Direttiva EPBD.

In questo caso, quello della contestuale sostituzione dell’impianto di riscaldamento esistente, è possibile accedere agli incentivi come il Conto Termico che può garantire un contributo dell’ordine del 40/50% del costo complessivo dell’intervento.

Idrogeno verde, una soluzione per l'energia del futuro. Ma oggi è ancora troppo caro

L'obiettivo crescita sostenibile è raggiungibile attraverso l'utilizzo dell'idrogeno verde. Ma al momento... Leggi


Bonus elettrodomestici green, spunta il nuovo contributo per rendere la casa più efficiente

Il governo ha allo studio l'introduzione di un nuovo bonus elettrodomestici, che... Leggi

Potrebbe interessarti

Mercato
Carrier conclude l’acquisizione di Viessmann Climate Solutions

Una significativa pietra miliare nella trasformazione di Carrier in fornitore leader mondiale...


Iscriviti alla newsletter di Build News

Rimani aggiornato sulle ultime novità in campo di efficienza energetica e sostenibilità edile

Iscriviti

I più letti sull'argomento


Attualità copertina articolo
Condono edilizio, dalla politica spunta nuova sanatoria

Il ministro Matteo Salvini ha parlato recentemente della volontà di introdurre un...

Dello stesso autore