Il 6 settembre 2017 Caleffi ha aperto a Shanghai la seconda sede in territorio cinese. Nelle parole di benvenuto di Marco Caleffi che hanno aperto i festeggiamenti, l’orgoglio e la passione per la propria azienda, il ricordo del padre – fondatore -, la ferma determinazione nel raccontare scelte che hanno voluto preservare negli anni la qualità di processi e prodotto e l’italianità in essi contenuta – come la decisione di non delocalizzare la produzione quando in molti la sceglievano per valutazioni opportunistiche.
È stata evidenziata la propensione all’innovazione, anche di servizio al mercato, menzionando il CUBOROSSO, Centro Studi e Ricerche, e il MAV, uno dei più grandi magazzini verticali automatizzati in Europa, che ha permesso di ottimizzare gli aspetti logistici più impattanti sul mercato.
Marco Caleffi ha ricordato anche l’ultima importante operazione marcata C+: l’acquisizione di Cristina (Rubinetterie):
Amo definire l’ingresso di Cristina nel Gruppo Caleffi come un passaggio di testimone avvenuto in maniera lineare. Il Gruppo Caleffi si è interessato a Cristina, azienda solida con un fatturato consolidato di oltre 50 milioni di Euro, con l'intenzione di differenziare il proprio business, rimanendo in un settore industriale conosciuto. Cristina è un marchio eccezionale, di prestigio in Italia e all'estero e ha un potenziale sul quale si è pensato di investire con un'acquisizione al 100%. Oggi, quindi, il Gruppo Caleffi ha un giro di affari consolidato di circa 350 milioni di euro.
Sessant’anni di crescita ponderata e solida, l’innovazione che affonda le radici nella tradizione, sono stati questi i concetti capisaldi che hanno portato, dunque, a questa nuova avventura: Shanghai rappresenta il sesto ufficio commerciale, all’interno di uno scenario articolato in cui si posizionano 12 filiali e 4 aziende dalle identità ben distinte.
Alla serata sono intervenuti anche Sergio Casarino, Global Sales and Marketing Manager, and Shu Xuesong, CEO di Caleffi Cina. Il primo ha voluto focalizzare la propria attenzione sulla centralità che gli intervenuti (clienti acquisiti, potenziali partner e player di varia natura nella vita aziendale Caleffi) ricoprono nel successo di un Gruppo che nel 2016 ha superato i 300 milioni di fatturato, un record nella sua storia. Il motivo di questo successo è dovuto proprio all’attenzione alle persone, interne ed esterne all’ecosistema C+, al supporto che si vuole dare al Cliente lungo tutto il suo percorso – ancora prima che Cliente lo diventi - , agli investimenti continui nell’innovazione vera, evitando strenuamente ogni battaglia di prezzo. La qualità non è un compromesso. E questo approccio al mercato è stato conservato anche sul difficile mercato cinese, per garantire al Cliente lo stesso livello di qualità di servizio che manteniamo sui mercati più maturi.
La parola è poi passata al diretto protagonista, Shu Xuesong, in Caleffi da oltre vent’anni, da sempre guida sul mercato cinese. Nel suo discorso ha ricordato il primo importante evento, ISH 1996 a Pechino, durante la quale il nostro marchio si presentava ufficialmente alla Cina.
Ha spiegato che tuttora la sensibilità a tematiche famigliari a noi Europei, come la regolazione della temperatura, il bilanciamento degli impianti e la contabilizzazione termica, non è ancora così sviluppata come nei Paesi Occidentali, ma sta aumentando nel tempo. L’attenzione al comfort e all’efficientazione energetica diventa via via più centrale nella vita delle persone, ci si rende conto che intervenendo sull’impiantistica è possibile risparmiare oltreché rispettare normative energetiche sempre più pressanti anche in questi territori. In quest’ottica Caleffi ha grandi margini di crescita.