Sono state notificate alla Commissione europea il 10 luglio 2019 significative correzioni al DM 3 agosto 2015 – Codice di prevenzione incendi – approvate dal Comitato centrale tecnico scientifico per la prevenzione incendi (CCTS) del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco.
Sono stati corretti piccoli errori e alcune incoerenze rilevate dopo oltre 3 anni di applicazione del Codice di prevenzione incendi, in vigore dal 18 novembre 2015. La revisione della regola tecnica RTO non ha riguardato solo la chiarificazione del testo, ma pure i criteri progettuali.
CONVEGNO PRESSO L'ISTITUTO SUPERIORE ANTINCENDIO. Ricordiamo che il 23 luglio scorso si è tenuto a Roma, presso l'Istituto Superiore Antincendio, il convegno “Il Codice di Prevenzione Incendi. La progettazione antincendio. Applicazioni pratiche”, organizzato dal Consiglio nazionale degli Ingegneri (CNI), unitamente al Corpo Nazionale dei Vigili del fuoco, all'Inail e all'Università la Sapienza di Roma.
Il Codice di prevenzione incendi (d.m. 3 agosto 2015 e s.m.i.), senza effettuare uno strappo rispetto al passato, si propone come promotore del cambiamento, privilegiando l’approccio prestazionale, in grado di garantire standard di sicurezza antincendio elevati mediante un insieme di soluzioni progettuali, sia conformi che alternative. In sostanza, il Codice rappresenta uno strumento finalizzato all'ottenimento degli obiettivi di sicurezza antincendio, caratterizzato da un linguaggio allineato con gli standard internazionali.
La strategia antincendio in esso rappresentata, in dipendenza dei livelli di prestazione scelti, garantisce i prefissati obiettivi di sicurezza, mediante diverse soluzioni progettuali, grazie alla compresenza e all’apporto delle varie misure antincendio.
Si segnala che il recente d.m. 12 aprile 2019, modificando il d.m. 3 agosto 2015, prevede l'eliminazione del cosiddetto “doppio binario” per la progettazione antincendio delle attività soggette al controllo da parte dei VV.F.; in particolare vengono introdotti due elementi:
- l'ampliamento del campo di applicazione del Codice (sono state inserite alcune nuove attività dell'allegato I al d.p.r. 1 agosto 2011 n. 151);
- l'obbligatorietà dell'utilizzo del Codice per la progettazione delle attività non normate, in luogo dei "criteri tecnici di prevenzione incendi".
Al fine di illustrare le potenzialità del Codice, INAIL - DIT in sinergia con C.N.VV.F., “Sapienza” - DICMA e C.N.I. sono al lavoro per la realizzazione di una collana di pubblicazioni, incentrate su casi studio numerici, mirata a fornire degli strumenti di supporto nella progettazione e gestione della sicurezza antincendio nei luoghi di lavoro e spunti di riflessione per i professionisti antincendio.