Dopo l'accordo siglato lo scorso dicembre a Lima, si fa un ulteriore passo in avanti verso il patto globale contro il cambiamento climatico, che dovrebbe essere raggiunto alla conferenza di Parigi di dicembre 2015. Alla fine di sei giorni di discussioni a Ginevra, terminate lo scorso 13 febbraio, i 195 paesi firmatari della convenzione delle Nazioni Unite sul clima hanno infatti adottato una bozza di testo base dove vengono riassunti obiettivi e azioni volti a limitare il riscaldamento terrestre.
Il documento, che avrebbe dovuto essere una 'semplice razionalizzazione' della 'Lima Call for Climate Action', ha invece aggiunto contenuti salienti, con grande soddisfazione di tutte le parti coinvolte.
Sono estremamente incoraggiata dallo spirito costruttivo e dalla velocità con i quali i negoziatori hanno lavorato durante la settimana scorsa- ha dichiarato la segretaria esecutiva dell’Unfcccc, Christiana Figuere- Qui abbiamo ottenuto un testo negoziale ufficiale, che contiene le osservazioni e le preoccupazioni di tutti i Paesi. Il brogliaccio di Lima si è trasformato in un testo negoziale e gode della piena condivisione di tutti Paesi.
Focus sulla riduzione degli incentivi ai combustibili fossili
Nelle 86 pagine del documento (IN ALLEGATO), un posto di rilievo viene occupato dal piano per l'eliminazione totale degli incentivi ai combustibili fossili, approvato da un gran numero di paesi. L'obiettivo andrà di pari passo a una promozione di azioni volte ad incrementare l'utilizzo di energia rinnovabile e, in generale, di pratiche di efficienza energetica. Altro 'tassello' importante quello dell'introduzione di una serie di opzioni per aumentare la resilienza dei paesi in via di sviluppo in modo da contrastare eventi climatici estremi, oltre a pratiche per l'adattamento e l’attenuazione dei cambiamenti climatici, per la salvaguardia dei diritti umani e per gli incentivi all'innovazione tecnologica.
Prossimo incontro a Bonn
Il prossimo passo sarà un ulteriore sessione di negoziati, che si svolgerà il prossimo giugno a Bonn, nel corso dei quali il testo verrà snellito e sopratutto verranno nuovamente affrontate le questioni cardine che dovranno essere alla base dell'accordo che verrà approvato a Parigi.
Il passo successivo per i negoziatori- spiega l’Unfccc (United Nations Framework on Climate Change) in un comunicato- è quello di restringere le opzioni e raggiungere il consenso sul contenuto. Il lavoro formale ed i negoziati sul testo proseguiranno in occasione della Conferenza sui cambiamenti climatici a Bonn, in giugno, con due ulteriori sessioni formali previste per più tardi nel corso dell’anno, anche in ottobre. Inoltre, le riunioni a livello ministeriale nel corso dell’anno includeranno cambiamenti climatici nei loro ordini del giorno e contribuiranno ad una convergenza sulle scelte politiche fondamentali.