In vista dell'inverno molti italiani sono alle prese con l'annosa scelta di cambiare caldaia, scelta che permette un risparmio fino al 30% in bolletta. Per chi fosse frenato dalla questione economica è bene che sappia che può contare su diversi incentivi. Ecco quali:
Bonus Caldaie
Rientra nello spettro degli ecobonus e permette una detrazione del 50% delle spese sostenute. È destinato a tutti colore che acquistano impianti o di climatizzazione invernale oppure dotati di caldaie a condensazione, di classe A o superiore, e contestuale messa a punto del sistema di distribuzione che, oltre a garantire migliori prestazioni energetiche, consentono di ridurre l’inquinamento atmosferico. Può essere richiesto entro il 31 dicembre 2024 per le spese relative alla sostituzione della vecchia caldaia e comprende anche le spese per lo smontaggio e il montaggio.
Superbonus al 90%
Tra gli incentivi più conosciuti, c'è anche la possibilità di cambiare caldaia con il Superbonus al 90%. La nuova soglia di detrazione introdotta lo scorso febbraio può essere richiesta per lavori legati al cambio caldaia nel caso in cui si aumenti di almeno due classi di efficienza energetica e viene eseguita contemporaneamente ai lavori edilizi già ammessi.
Ecobonus 65%
Nel caso si utilizzi l'Ecobonus al 65% è importante sapere può essere richiesto per le spese di sostituzione di impianti esistenti con nuove caldaie dotate di sistemi di termoregolazione o domotica evoluti: in questo caso il Conto Termico permette di beneficiare di un bonus pari al 65% per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernali con altri a pompa di calore e per l’installazione di impianti solari per la produzione di acqua calda sanitaria. Questo anche alla luce della bozza di revisione del regolamento 813/2013/Ue che è stato discusso il 12 giugno dalla Commissione europea e che prevede lo stop delle caldaie a gas a partire dal 2029.
Requisiti dell'immobile per usufruire dei bonus
Per poter beneficiare del Bonus Caldaie, Superbonus e Ecobonus l'immobile deve rispettare i requisiti raccolti da ENEA per l'anno 2023. In particolare, i lavori vanno effettuati su un immobile esistente ovvero deve essere accatastato o con richiesta di accatastamento in corso; deve essere in regola con il pagamento di eventuali tributi; dotato di impianto di riscaldamento; in caso di ristrutturazione senza demolizione, se essa presenta ampliamenti, non è consentito far riferimento al comma 344, ma al singolo comma 347 e solo per la parte non ampliata.
Inoltre, per tutto il 2023 chi effettua lavori del genere ha l’obbligo di comunicare all’ENEA gli interventi di miglioramento dell’efficienza energetica, ai sensi della Legge 296/2006 – Ecobonus, o che comportano risparmio energetico e/o utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili, ai sensi dell’art. 16-bis DPR 917/86 - Bonus Casa.