Il 22 dicembre scorso il Consiglio regionale della Campania ha approvato a maggioranza il Documento di Programmazione Economico Finanziario (Defr) e la legge di Bilancio composta dalla legge di stabilità e dal Bilancio di previsione 2016-2018.
Tra le principali misure approvate c'è la proroga del Piano casa al 31 dicembre 2017 e la proroga della possibilità per i comuni di lavorare le pratiche dei vecchi condoni ancora in istruttoria relativi alle leggi dell’85 e ’94.
NOVITÀ SU AMBIENTE E APPALTI. Tra le altre novità c'è l'istituzione di un fondo - 150.000 euro - per l’acquisto da parte dei comuni di centraline per rilevare le concentrazioni di emissioni inquinanti; la razionalizzazione del patrimonio immobiliare per l’ottimizzazione delle risorse; la soppressione della Consulta tecnica regionale sugli appalti; misure per la cittadinanza attiva volte alla tutela degli utenti delle risorse idriche, con un sito internet interattivo con gli utenti per raccogliere le loro proposte e i loro reclami, con risposte in tempo reale.
MUTUI BEI EDILIZIA SCOLASTICA. Per quanto riguarda l'edilizia scolastica, la Giunta regionale della Campania ha approvato una delibera che consente di procedere, entro il 31 dicembre 2015, all'accensione di un prestito con la Banca Europea degli Investimenti (BEI) finalizzato alla realizzazione del Piano triennale di interventi per l’edilizia scolastica, per un contributo pari a 90 milioni di euro.
L’edilizia scolastica nella nostra Regione - ha evidenziato l’assessore all'Istruzione e Politiche sociali Lucia Fortini - rappresenta una vera e propria emergenza. Con questo provvedimento approvato dalla Giunta di Vincenzo De Luca consentiremo interventi di natura ordinaria e straordinaria a tanti edifici scolastici della Campania.
Nella stessa riunione di Giunta, è stata approvata la delibera di adesione alla Delivery Unit (Unità di consegna) regionale dell'innovazione, con il compito di realizzare misure di accompagnamento e sostegno per le scuole secondarie di secondo grado, nell'ambito dell'attuazione della riforma nazionale della “Buona Scuola”, con particolare attenzione per le attività di comunicazione, orientamento e attivazione di modelli innovativi, sotto il profilo didattico, metodologico e organizzativo.