Il Consiglio regionale della Campania ha approvato un emendamento alla legge “Misure per la riduzione dell'incidenza della plastica sull'ambiente”, emendamento che applica modifiche alla legge 2003 con la quale si vietavano nuove edificazioni in zona rossa stabilendo che “il divieto non si applica agli edifici residenziali per i quali risultino pendenti procedimenti per il rilascio di permesso di costruire in sanatoria ai sensi delle leggi del 1985 e del 1994”.
“Ecco la strenna natalizia per gli abusivi del Vesuvio. Con un atto bipartisan ritorna sulla scena campana il partito dei condoni e del cemento”, commentano in una nota congiunta Stefano Ciafani e Mariateresa Imparato, rispettivamente presidente nazionale e regionale di Legambiente.
“Un vero 'colpo di mano' dal sapore elettorale che fa acquisire il consenso dei tanti che aspettano la sanatoria. Nella nostra regione si continua a fare leva sul ciclo del cemento come fattore propulsivo dell’economia campana invece di puntare sulla pianificazione territoriale, sicurezza e diritto all’abitare, vere priorità da affrontare in maniera complessiva per dare risposte concrete e serie ai cittadini.”
“Una norma che presenta profili di illegittimità costituzionali e che rappresenta ennesima scorciatoia irrealizzabile a danno dei cittadini che continueranno ad essere presi in giro senza avere risposte dalla classe politica. Infatti, la Regione Campania – concludono i rappresentanti di Legambiente – sa benissimo che la sentenza del Consiglio di Stato di luglio 2018 ha stabilito che tutti gli immobili abusivi ai sensi della legge 2003 non possono accedere alla sanatoria”.