Tecnologie innovative

Campi Flegrei, nuovo metodo per prevedere l'evoluzione dell'attività

Lo studio si basa sull'analisi dello sforzo a cui sono soggette le rocce vulcaniche in relazione allo sforzo massimo sostenibile, oltre il quale il sistema vulcanico potrebbe entrare in eruzione

martedì 16 maggio 2017 - Redazione Build News

campi_flegrei

Prevedere le eruzioni dei vulcani da lungo tempo quiescenti è l’obiettivo del nuovo modello concettuale sviluppato da un'equipe di ricercatori dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Napoli (INGV-OV) e dell’University College di Londra (UCL).

Lo studio si basa sull’osservazione delle deformazioni del suolo comparate al tasso di sismicità, ovvero sull'analisi dello sforzo a cui sono soggette le rocce vulcaniche in relazione allo sforzo massimo sostenibile, oltre il quale il sistema vulcanico potrebbe entrare in eruzione.

Quando le deformazioni sono di piccola entità - spiega Giuseppe De Natale, dirigente di ricerca INGV - le rocce si comportano in maniera elastica, deformandosi in modo proporzionale agli sforzi interni. Quando, invece, gli sforzi interni superano una certa soglia, il comportamento delle rocce diventa elasto-fragile, con conseguente processo di fratturazione. All’aumentare progressivo dello sforzo, oltre una certa soglia le rocce si comportano in maniera esclusivamente fragile, generando fratture sempre più profonde che collegano la superficie con le zone dove sono concentrati gli sforzi interni. In questa situazione, un’eruzione può innescarsi.

L’evoluzione del sistema, da ‘elastico’ a ‘fragile’, può essere monitorata studiando l’andamento congiunto delle deformazioni e della sismicità.

Questo nuovo approccio è stato utilizzato per studiare i fenomeni di bradisisma, ben noti da oltre 2000 anni, che dal 1950 a oggi hanno prodotto oltre 4 metri di sollevamento nel porto di Pozzuoli e circa 20.000 terremoti.

Cosa prevede il modello prevede? In un’area vulcanica come i Campi Flegrei, soggetta a continui fenomeni di sollevamento del suolo, ogni ulteriore episodio può avere un’evoluzione diversa e maggiormente critica, in quanto agisce su un sistema già modificato dagli sforzi accumulati in precedenza.

Questa progressiva evoluzione verso una completa fratturazione dei sistemi vulcanici soggetti a grandi deformazioni cumulative - spiega Chris Kilburn, ricercatore dell’UCL - può chiarire anche le cause dell’eruzione del 1994 della caldera di Rabaul (Papua, Nuova Guinea), avvenuta dopo un modesto episodio deformativo (una decina di centimetri), in un’area che aveva però già accumulato, nei decenni precedenti, alcuni metri di sollevamento.

Finora, per la previsione delle eruzioni, si focalizzava l’attenzione sull’eventuale presenza di intrusioni magmatiche superficiali. Questo lavoro invece - prosegue De Natale - pone l’attenzione sulla risposta del vulcano alle sollecitazioni interne, attraverso l’osservazione congiunta della deformazione e della sismicità.

Tale applicazione ha permesso di quantificare l’entità del sollevamento oltre il quale il sistema potrebbe entrare in regime ‘fragile’, con alta probabilità di eruzione.

La ricerca realizzata ha una valenza essenzialmente scientifica, priva al momento di immediate implicazioni in merito agli aspetti di protezione civile.

Idrogeno verde, una soluzione per l'energia del futuro. Ma oggi è ancora troppo caro

L'obiettivo crescita sostenibile è raggiungibile attraverso l'utilizzo dell'idrogeno verde. Ma al momento... Leggi


Bonus elettrodomestici green, spunta il nuovo contributo per rendere la casa più efficiente

Il governo ha allo studio l'introduzione di un nuovo bonus elettrodomestici, che... Leggi

Potrebbe interessarti


Iscriviti alla newsletter di Build News

Rimani aggiornato sulle ultime novità in campo di efficienza energetica e sostenibilità edile

Iscriviti

I più letti sull'argomento


Tecnologie innovative copertina articolo
Caminetti a etanolo, un rischio per la qualità dell’aria?

Il Fraunhofer Institute for Wood Research di Braunschweig avverte: l’etanolo rilascia nell’aria...

Dello stesso autore


Progetti
Fascicolo Sanitario nazionale: si entra nella fase 2.0

Il terzo incontro del convengo che promuove l’uso dell’FSE si è tenuto...

Prodotti
Dispositivi per impianti idrici versatili ed efficienti

Le soluzioni SOCLA di Watts sono pensate per la regolazione e la...

Mercato
A Belluno il seminario gratuito sull'edilizia sostenibile

L'evento si terrà il 20 novembre dalle ore 14.00 alle 18.00 a...