Ieri sera la Commissione Bilancio del Senato ha abrogato i commi dell’articolo 10 del Decreto Crescita che prevedono lo sconto immediato in fattura per gli interventi relativi a ecobonus e sismabonus. “Una grande vittoria per la battaglia che Confartigianato conduce da mesi chiedendo l’eliminazione di una misura che provoca gravi effetti distorsivi della concorrenza e penalizzanti per le piccole imprese”, commenta Confartigianato.
La cancellazione viene disposta da un emendamento di Forza Italia alla Manovra 2020, prima firmataria la Sen. Roberta Toffanin, riformulato e approvato dalla commissione Bilancio del Senato. La modifica ha effetto sui saldi della manovra: il Fondo per far fronte ad esigenze indifferibili del Mef viene definanziato per 1,5 milioni di euro per il 2022, di 2,6 milioni di euro per il 2025 e 700mila euro per il 2026, mentre viene incrementato di 2,2 milioni di euro per il 2020, di 700mila euro per il 2021 e di 1,9 milioni di euro per il 2027.
L’emendamento abroga anche il comma 3-bis dell’articolo 10 del decreto Crescita, che disponeva per gli interventi relativi alla realizzazione di opere finalizzate al conseguimento di risparmi energetici con particolare riguardo all’installazione di impianti basati sull’impiego di fonti rinnovabili di energia la possibilità, per i soggetti beneficiari della detrazione di optare per la cessione del corrispondente credito in favore dei fornitori dei beni e servizi necessari alla realizzazione degli interventi.
Nei mesi scorsi, contro lo sconto in fattura e dalla parte di Confartigianato si è pronunciata, con due interventi, l’Autorità Antitrust, e pochi giorni fa la Commissione Industria del Senato ha approvato una risoluzione che impegna il Governo a individuare adeguati meccanismi di protezione per le piccole e medie imprese. Secondo Confartigianato, con l’applicazione dello sconto in fattura in 5 anni le piccole imprese del ‘sistema casa’ (costruzioni, installazione impianti, serramenti) registreranno riduzioni dal 37% al 58% del fatturato sul segmento interessato dalle detrazioni fiscali per riqualificazione energetica.
“Una vittoria per l’artigianato e le piccole imprese”
Così si è espresso Carmine Battipaglia, Presidente di CNA Installazione Impianti, a proposito dell’abrogazione dello sconto in fattura:
È una vittoria di chi non ha accettato alcun compromesso, né ufficiale, né sottobanco, sulla pelle delle nostre imprese ed ha sempre mantenuto una posizione coerente perché convinto della giustezza delle proprie idee.
È una vittoria di quelle 64 nostre imprese che hanno promosso un ricorso contro lo sconto in fattura all’Antitrust e alla Commissione Europea, di quelle 5 nostre imprese che hanno ricorso al TAR contro la circolare dell’Agenzia delle Entrate con le modalità attuative dello sconto in fattura e di quei 5.891 cittadini che, ad oggi, hanno firmato la petizione on line lanciata da CNA Installazione Impianti sulla piattaforma Change.org. per sostenere l’abrogazione dello sconto in fattura. Ma è una vittoria anche e soprattutto nostra, una vittoria della CNA, in quanto siamo stati i primi ad iniziare a combattere questa battaglia contro tutto e tutti dimostrando con i fatti la nostra capacità di rappresentare in modo vincente i legittimi interessi delle piccole imprese.