La Regione Piemonte finanzia con 6.138.000 euro i cantieri di lavoro rivolti ai disoccupati con oltre 58 anni: 4 milioni saranno destinati ai progetti riguardanti il 2019, il resto della somma per quelli avviati nel 2020.
I fondi consentiranno la realizzazione di opere di pubblica utilità gestite da Comuni, Unioni di Comuni o altre forme associative e organismi di diritto pubblico con sede in Piemonte. Sono finanziati progetti nei campi dell'ambiente, della valorizzazione dei beni artistici e culturali, del turismo e dei servizi di importanza sociale, compresi la cura degli anziani e delle persone con disabilità. La durata dei cantieri è di un anno, prorogabile al massimo fino a 18 mesi.
Le candidature potranno essere presentate dal 7 all’11 ottobre 2019 e gli enti attuatori dovranno poi avviare il cantiere entro e non oltre 60 giorni dalla data di pubblicazione della graduatoria sul Bollettino Ufficiale della Regione, pena la decadenza del finanziamento.
Per poter usufruire di questa opportunità - annuncia l'assessore regionale al Lavoro, Elena Chiorino - occorre aver compiuto 58 anni senza aver maturato i requisiti pensionistici, essere residenti in via continuativa in Piemonte nell'anno precedente alla domanda, essere disoccupati, non percepire ammortizzatori sociali e non essere inseriti in misure di politica attiva, compresi i cantieri di lavoro. Sono inclusi i beneficiari del reddito in inclusione e del reddito di cittadinanza.
L’indennità giornaliera è fissata in 29,70 euro lordi per 30 ore settimanali, che saranno erogati direttamente dall’Inps al lavoratore. Previsto anche il rimborso degli oneri previdenziali versati dai soggetti attuatori: per questo aspetto le risorse assegnate ammontano a 900.000 euro, di cui 300.000 per quest’anno e 600.000 per il prossimo.
Il perdurare della crisi economica - annota Chiorino - ha portato a un aumento generale della disoccupazione non soltanto giovanile, ma anche in quelle fasce di lavoratori che speravano di essere ormai prossimi alla pensione. Allo stesso tempo le nuove regole introdotte negli ultimi anni hanno aumentato l'età della pensione e, di conseguenza, la permanenza sul mercato del lavoro. La Regione vuole essere vicina alle persone che si trovano in questa situazione e tenere alta l'attenzione sul problema della disoccupazione dei giovani, ma anche dei meno giovani che magari si sono trovati da un giorno all'altro senza lavoro senza alcuna responsabilità e con poche possibilità di ricollocazione. Interventi di questo tipo si pongono proprio in tale direzione. La nostra intenzione è mantenere alta la guardia e l'attenzione affinché nessuno, a prescindere dalla fascia di età alla quale apparnessuntiene, venga lasciato solo.