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Cantieri, quale futuro per i bonus edilizi in Italia?

Come cambiano i bonus edilizi, le nuove scadenze e gli obblighi introdotti e come elaborare la documentazione nella fase di transizione al centro della tavola rotonda di Costruire Più

martedì 7 febbraio 2023 - Redazione Build News

costruirepiu.288

Quali sono le principali novità in tema di bonus edilizi introdotte dal Decreto Aiuti quarter? Cosa si intende con delibera di esecuzione dei lavori? A che punto siamo con la cessione dei crediti? Quali caratteristiche deve avere la Cilas?

Queste le principali questioni a cui si è cercato di dare una risposta durante la tavola rotonda dal titolo "Quale futuro per i bonus edilizi in Italia?" di Costruire Più, il primo convegno digitale della filiera delle costruzioni al via oggi e che durerà fino al 10 febbraio 2023.

Le novità del Decreto Aiuti quarter per i bonus edilizi

Il Decreto aiuti quarter ha introdotto diverse novità per quanto riguarda la disciplina dei bonus edilizi, in primis ha ridotto la detrazione del Superbonus che passa per il 2023 al 90% con alcune eccezioni che hanno complicato il quadro generale della norma. Per Nicola Forte, Dottore Commercialista, Revisore Legale, nel testo del decreto ci sono diversi punti introdotti dal legislatore poco chiari e che complicano l'applicazione del Superbonus come per esempio il tema della Responsabilità per le cessioni dei bonus ai casi di dolo e colpa grave. Oppure ancora cosa intende esattamente il legislatore per "delibera di esecuzione dei lavori?" in quanto in alcuni casi i richiedenti hanno realizzato delibere più puntuali e altri no e questo, nei prossimi mesi, andrà ad alimenterà il contenzioso. Altra incertezza deriva anche dai criteri per verificare lo stato di avanzamento dei lavori nelle abitazioni unifamiliari, criteri che non corrispondono alla verifica della SAL di almeno il 30% per la cessione del relativo credito.

L'altra novità del Decreto riguarda anche la platea dei beneficiari che nel 2023 potranno usufruire del Superbonus al 90%, infatti l'abitazione oggetto dei lavori deve risultare come principale ma come precisato anche dall'AdE, la residenza anagrafica non è l'unica cosa che permette di dimostrare l'allocazione dell'immobile oggetto del bonus come residenza principale. Altro limite è il quoziente familiare non superiore a 15 mila euro. Infine sul tema della cessione del credito, il blocco della cessione non è solo un tema di capienza e capacità di smaltire i crediti ma anche di responsabilità degli acquirenti, il rischio è che il mercato della cessione non riparta.









Discrepanza tra CILA e data inizio lavori

Con Alessio Tesconi, Esperto in Urbanistica ed Edilizia, Formatore, Consulente Istituti di Credito e Società di Advisor Finanziario Bonus Edilizi, si è approfondito invece la CILA e le caratteristiche delle delibere assembleari alla luce delle novità introdotte dall'ultimo Decreto. In particolare, un errore su uno di questi due aspetti può portare alla decadenza del beneficio. Per le unifamiliari è importante prima verificare mediante commercialista tutte le limitazioni di reddito e proprietà precisate da Nicola Forte, mentre per i condomini non valgono le prescrizioni legate al reddito ma l'accesso al beneficio è legato alla presentazione della CILA. In base alla data di presentazione, varia la detrazione del Superbonus. Ma la criticità sottolineata da Tesconi in questo senso è l'asincronicità tra la presentazione della CILA e la data di inizio lavori che non sempre coincidono e che è importante chiarire ai fini dell'ottenimento del bonus. Altra questione da chiarire è quella delle unità colabenti che per forza di cose non possono avere lo status di abitazione principale ma che sarebbe utile far rientrare nello spettro degli immobili oggetto dei bonus edilizi in ottica di riqualificazione del patrimonio edilizio esistente.

Infine un intervento del Direttore Generale FINCO, Angelo Artale tra Superbonus e nuova Direttiva UE sulle Case Green. Tra le proposte presentate dal Direttore, l'importanza di mettere in campo meccanismi semplici senza dover fare ricorso ogni volta a interpretazioni dell'ENEA o dell'Agenzia delle Entrate; l'unificazione delle aliquote a una percentuale generosa ma che mantenga un contrasto di interesse tra acquirente e venditore; la neutralità tecnologica che lasci la scelta al consumatore in relazione alle sue necessità e possibilità e infine la necessità di vigilare sugli istituti finanziari.

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