Rafforzare i controlli sugli appalti, vietare le deroghe al Codice dei Contratti (D.Lgs. n. 163/2006), incentivare le imprese che consegnano in tempo i lavori e non chiedono varianti o riserve, rivedere e incentivare il rating di legalità per le imprese, con un punteggio aggiuntivo per le aziende che in passato hanno agito in modo regolare.
Questi i suggerimenti di Raffaele Cantone, presidente dell'Anac (Autorità nazionale anticorruzione) che è intervenuto ieri dinanzi alla commissione lavori pubblici del Senato.
ALBO NAZIONALE DEI COMMISSARI DI GARA. Secondo Cantone sarebbe opportuna l'istituzione di un albo nazionale dei commissari di gara, in modo da restringere la discrezionalità delle stazioni appaltanti.
MASSIMO RIBASSO, GLI ARCHITETTI CONDIVIDONO L'ALLARME LANCIATO DA CANTONE. Il presidente dell'Anac ha evidenziato inoltre la pericolosità del sistema del massimo ribasso nel mercato dei lavori pubblici, che in Italia è minacciato dalle infiltrazioni mafiose.
“Lo denunciamo da tempo: il ricorso al massimo ribasso rappresenta un vero e proprio strozzinaggio, relativo a prezzi e tempi della progettazione, incapace di assicurare qualità delle prestazioni e, soprattutto, sicurezza delle costruzioni, oltre ad essere causa, per gli Enti pubblici, di aumento del contenzioso, dei costi complessivi e dei tempi di realizzazione delle opere”, sottolinea il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori (Cnappc), che concorda con Cantone sull'allarme per i rischi insiti nel sistema del massimo ribasso.
DDL APPALTI IN DISCUSSIONE ALLA CAMERA. “Ci auguriamo – ha aggiunto il Cnappc - che la delega che il Parlamento sta assegnando al Governo attraverso il Ddl in discussione alla Camera in tema di appalti, preveda l’eliminazione della procedure impostate sul massimo ribasso del prezzo per le opere di architettura, ingegneria ed urbanistica e la promozione dei concorsi di progettazione che, al contrario, garantiscono maggiore qualità ed allineano il nostro Paese alle normative seguite da tutte le maggiori nazioni europee. A questo proposito i contributi che il viceministro Nencini sta dando all’intera questione sembrano andare nella giusta direzione”.
APRIRE IL MERCATO E SEMPLIFICARE L'AFFIDAMENTO DEI SERVIZI DI PROGETTAZIONE. “Obiettivo degli architetti italiani – conclude il Consiglio nazionale degli Architetti - e di tutte le professioni tecniche, è l’apertura del mercato dei lavori pubblici per promuovere e semplificare l’affidamento dei servizi di architettura e ingegneria ai liberi professionisti e per premiare, finalmente, la concorrenza e le capacità di progettisti e imprese.”