Abbondantemente calato il sipario su Expo 2015, comincia ora una nuova vita per il Villaggio Expo di Cascina Merlata. L’imponente struttura, composta da più complessi architettonici aggregati a comporre un suggestivo skyline di dieci torri, che ha ospitato gli oltre 1.330 delegati dei vari Paesi nonché prestigiosi ospiti istituzionali, si appropria della sua destinazione d’uso finale quale sistema residenziale di elevata qualità abitativa. Del totale della dotazione residenziale, il piano prevede 52.000 mq di residenze destinati ad housing sociale, 127.000 in edilizia residenziale convenzionata e infine 143.500 residenziali a libero mercato.
L’ormai ex Villaggio Expo è stato progettato nelle sue diverse componenti da architetti italiani di fama riconosciuta, tra i quali gli studi MCA-Mario Cucinella Architects, Teknoarch, B22 e Pura. Frutto di un concorso indetto nel 2008 dalla società Cascina Merlata S.p.A. e dell’accordo siglato tra EuroMilano e Expo 2015, oltre alla visibile raffinatezza architettonica il Villaggio Expo è stato realizzato con tecnologie impiantistiche e costruttive di alta qualità, che consentono di massimizzare l’efficienza energetica e ridurre l’impatto ambientale. Tutti gli appartamenti, per esempio, sono cablati in fibra e gli edifici sono in classe energetica A.
L’edificio progettato da Teknoarch occupa il lato sud-est del complesso di edifici e costituisce il limite e la soglia tra gli spazi interni al cluster e gli spazi pubblici. Disposti secondo la griglia ortogonale che accomuna l’intero intervento, i volumi sono disassati ad evitare sovrapposizioni dei fronti e separati per favorire il passaggio di luce agli spazi aperti retrostanti, disegnando così un sottile squarcio di cielo che caratterizza lo skyline ed enfatizza il passaggio dagli spazi intimi e raccolti del Villaggio Expo a quelli più dilatati della città.
La superficie è scandita da un ritmo di logge e finestre che definisce una trama e un ordine complessi ma regolari. La superficie chiara presenta un ritmo di aperture apparentemente casuale, rimarcato da intagli colorati. Questa differenza nei trattamenti comunica l’apertura dell’intero Villaggio Expo verso la grande Piazza, la città consolidata a Sud, il nuovo Parco.
I prodotti ANPEL in questo progetto hanno contribuito a raggiungere elevati livelli di isolamento acustico, seppure con uno spessore molto limitato. Il lato esposto in direzione della città di Milano è stato realizzato con circa 900 mq di Lecablocco Fonoisolante 20x20x25, materiale in grado di fornire la performance desiderata senza eccedere le misure stabilite in fase progettuale.
Lecablocco Fonoisolante è un elemento da muratura realizzato come tutta la famiglia di blocchi ANPEL in calcestruzzo alleggerito con argilla espansa Leca, appositamente concepito per ottenere elevati valori di isolamento acustico in murature divisorie monostrato.
Lecablocco Fonoisolante è il manufatto in cui densità (compresa tra 1.200 e 1.400 kg/m3), composizione granulometrica dell’impasto, forma e disposizione delle camere, percentuale di foratura sono state studiate e ottimizzate per garantire elevate caratteristiche di fonoisolamento. Le prove di laboratorio, realizzate presso l’I.E.N. Galileo Ferraris di Torino (ora I.N.R.I.M.), ma soprattutto le numerose prove in opera realizzate in collaborazione con l’Università di Ferrara e di Firenze hanno dimostrato che le pareti in Lecablocco Fonoisolante permettono di rispettare i severi limiti di isolamento acustico previsti dalla normativa vigente. Inoltre le pareti in Lecablocco Fonoisolante (con spessore del blocco ≥ 25 cm) rispettano il limite di trasmittanza termica previsto dal Decreto 26/6/2015 Decreto “Requisiti minimi” per le pareti divisorie tra diverse unità abitative (U = 0,8 W/m2K).