Con il Cdm di venerdì scorso il governo ha varato un decreto legge con nuove misure urgenti per il contenimento dei costi dell’energia elettrica e del gas naturale, per lo sviluppo delle energie rinnovabili e per il rilancio delle politiche industriali.
Non è la prima volta che l’esecutivo guidato da Mario Draghi interviene sull’argomento. È intervenuto infatti per ridurre la pressione del caro bollette con 1,2 miliardi nel 3° trimestre 2021, con 3,5 miliardi nel 4° trimestre 2021 e adesso con 5,5 miliardi per il 1° trimestre 2022.
Misure per calmierare i costi delle bollette
Il recente intervento si divide in due parti: una parte emergenziale per calmierare nel breve tempo i costi delle bollette energetiche e una parte prospettica, cioè con misure che consentano nel futuro di evitare altre crisi come quella in corso, per esempio con l’aumento della produzione nazionale di energia.
Nel suo complesso il decreto, che prevede anche 2,5 miliardi a sostegno delle filiere produttive che stanno soffrendo maggiormente in questa fase (automotive e microprocessori in particolare), mira a sostenere la ripresa economica e a rimuovere gli ostacoli che ne impediscono il pieno dispiego.
Con questo nuovo decreto vengono prorogate le misure già in essere, come l’azzeramento delle aliquote relative agli oneri generali di sistema applicate alle utenze domestiche e alle utenze non domestiche in bassa tensione, per altri usi, con potenza disponibile fino a 16,5 kW, nonché alle utenze con potenza disponibile pari o superiore a 16,5 kW, anche connesse in media e alta/altissima tensione o per usi di illuminazione pubblica o di ricarica di veicoli elettrici in luoghi accessibili al pubblico, ?la riduzione dell’Iva al 5% e degli oneri generali per il settore gas, il rafforzamento del bonus sociale per le famiglie con ISEE di circa 8.000 euro o di 20.000 nel caso di famiglie numerose e il credito d’imposta per le imprese energivore. Viene inoltre introdotto un nuovo contributo straordinario, sotto forma di credito di imposta, in favore delle imprese gasivore.
Il decreto include un poderoso programma di accelerazione sul fronte delle sorgenti rinnovabili, in particolare per il fotovoltaico, con un intervento di semplificazione per l’installazione sui tetti di edifici pubblici e privati e in aree agricole e industriali.
Franco Metta