Il Consiglio dei Ministri n. 41, tenutosi nella giornata di ieri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni e del Ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, ha approvato un decreto-legge che introduce disposizioni urgenti a sostegno delle famiglie e delle imprese per l'acquisto di energia elettrica e gas naturale, nonché in materia di termini legislativi. Il testo, al fine di contrastare l’incremento dei prezzi nel settore dell’energia elettrica e del gas naturale, prevede la proroga, anche per il terzo trimestre del 2023, delle seguenti misure:
- bonus sociale elettrico e gas (per i clienti con ISEE fino a 15.000 euro o fino a 30.000 euro per le famiglie con più di quattro figli);
- riduzione dell’aliquota IVA al 5% per le somministrazioni di gas metano usato per combustione per usi civili e industriali;
- azzeramento degli oneri di sistema relativi al gas naturale.
Inoltre, nelle more dell’adozione dei previsti provvedimenti attuativi, si prevede il differimento, al 30 settembre 2023, del termine per il versamento dell’imposta sostitutiva relativa agli utili e alle riserve di utili distribuite da società estere a soci fiscalmente residenti in Italia, per i soggetti per i quali il termine viene a scadere tra il 30 giugno 2023 e il 31 agosto 2023.
"Con il decreto bollette – ha commentato Gilberto Pichetto, Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica – il governo prosegue con coerenza il sostegno a cittadini e imprese nella difficile congiuntura energetica. La proroga al terzo trimestre del bonus sociale per i clienti in difficoltà economica, l`Iva al 5% sul metano in usi civili e industriali e l'azzeramento degli oneri generali per il settore gas sono segnali importanti. Si intensifica, dunque, quel percorso di contenimento dei costi per le famiglie e i settori produttivi avviato da tempo e che si rende ancora necessario in questa fase".
Inflazione, i dati Istat di giugno
Oggi Istat ha diffuso i dati aggiornati sull’inflazione in Italia: a giugno l'indice dei prezzi al consumo rallenta al 6,4% su base annuale e riporta una variazione nulla su base congiunturale. “Il rallentamento dei prezzi dei beni riflette l'andamento di quelli dei beni energetici, la cui variazione su base annua passa da +11,5% a +2,0% (-4,1% il congiunturale), per effetto principalmente della componente non regolamentata (da +20,3% a +8,4%; -4,5% sul mese)" che comunque continua ad aumentare. I prezzi del settore regolamentato continuano invece a calare e si accentua lievemente la flessione su base tendenziale (da -28,5% a -29,2%; -0,9% su maggio).