Il presidente del Consiglio Mario Draghi è intervenuto oggi alla Camera con una serie di osservazioni in vista della prossima riunione del Consiglio europeo
“Questa è un epoca – ha esordito - caratterizzata essenzialmente da due fatti principali: il primo è che dobbiamo essere guardia contro la pandemia. È l’atteggiamento che caratterizza la nostra vita in questo momento. Siamo contenti di come è andato quest’anno e, come ha detto l’on. Noia, con le sue parole, dobbiamo difendere la normalità che abbiamo conquistato con le unghie e con i denti.
Il secondo fatto, il secondo principio ispiratore in un certo della politica del governo, è che questa un’epoca di traumi come non ne vedevamo da tanto tempo: c’è da un lato la pandemia che continua, c’è la transizione, è un’epoca di profondi cambiamenti, è un’epoca che testa le nostre capacità di reagire e in tutto questo il principio ispiratore a cui tengo molto è che bisogna sempre avere lo sguardo sui più deboli”.
Dopo aver parlato dei rapporti con la Russia e della cosiddetta politica dell’ingaggio e del ruolo del green pass quale strumento di libertà da difendere, valorizzare, anche con il rigore dell’osservanza delle regole, si è soffermato sul tema di particolare attualità.
“Sull’energia - ha detto il premier - noi andiamo avanti con una politica che è intervenuta con stanziamenti imponenti, di misura mai vista prima, essenzialmente orientata a sollevare i più deboli dal rincaro dell’energia. Questi stanziamenti non possono andare avanti all’infinito, quindi occorre trovare una soluzione strutturale. Una soluzione che veda sì lo sviluppo delle interconnessioni, veda gli stoccaggi comuni, veda una propria valorizzazione della capacità di stoccaggio italiana in particolare ma occorre anche fare una riflessione sul meccanismo di prezzo dell’energia.
Oggi quel che si vede che l’energia prodotta a costo zero o quasi dall’idroelettrico oppure anche dalle rinnovabili viene venduta al consumatore al prezzo del gas. Questo è un meccanismo su cui in Europa è già cominciata una discussione, una riflessione, in cui parte attiva è il nostro ministro Cingolani.
È difficile pensare a una soluzione strutturale che non guardi ai profitti delle elettriche e non elettriche che hanno avuto in questo periodo dal rialzo del gas. È difficile non chiamare alla partecipazione dei costi comuni chi ha maturato anche questi profitti.”
Il discorso alla Camera di Mario Draghi si è concluso con gli auguri di buon Natale e di buone feste a tutti.
Franco Metta