Dopo la riunione convocata dal ministro Giorgetti per valutare l’impatto dei costi dell’energia sul sistema produttivo, la parola passa al Consiglio dei ministri che oggi dovrebbe prendere decisioni sia sul caro bollette sia sui ristori per i settori più colpiti, ovvero turismo, sport e sale da ballo.
Nell’incontro al MiSE, per richiesta dello stesso Giorgetti, si è provveduto a raccogliere dati e proposte per definire i tempi e il perimetro dei settori emergenziali e per calibrare gli interventi del governo sulle diverse filiere, con priorità per chi è a rischio sopravvivenza, quando cioè l’interruzione produttiva può risultare più conveniente del proseguimento dell’attività.
Il tavolo, al quale hanno partecipato tra gli altri Confindustria, Confapi, Assovetro, ceramica, Federchimica, Federacciai, Assofond, ha preceduto l’incontro del ministro a Palazzo Chigi sul tema dell’energia e delle prossime misure da adottare sul caro bollette. All’incontro hanno partecipato anche il viceministro Gilberto Pichetto (MiSE) e la sottosegretaria Vannia Gava (Mite).
A Palazzo Chigi, nella successiva riunione di due ore e mezza dal premier Mario Draghi - con i titolari dell'Economia Daniele Franco, dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, della Transizione ecologica Roberto Cingolani – si è parlato di un primo passo, da circa un miliardo e mezzo di euro ricorrendo ai proventi delle aste di CO2 e con la cartolarizzazione di alcuni oneri di sistema che valgono 2,5 miliardi. In totale 4 miliardi senza fare scostamenti del deficit.
Franco Metta