Dalla telefonata di Draghi a Putin, passando per l’aumento delle forniture di gas dalla Russia verso la Germania, fino all’ipotesi che se il gasdotto Nord Stream 2 (NS2) partisse domani i prezzi crollerebbero subito della metà e noi potremmo parlare di calo delle bollette per i prossimi mesi. Questi alcuni dei punti toccati da Davide Tabarelli, fondatore e presidente di NE-Nomisma Energia, nella sua analisi pubblicata oggi su Il Sole 24Ore.
Secondo l’esperto si incomincia a vedere la luce in fondo al tunnel anche perché il rischio geopolitico, ovvero la guerra in Ucraina, pare scongiurato. E i primi segnali non mancano: in questi giorni il prezzo del gas oscilla sotto gli 80 euro per MWh, ben 30 in meno rispetto alla media di dicembre. E di conseguenza anche il costo dell’elettricità è calato: oggi è intorno ai 220 euro per MWh, 60 in meno rispetto a dicembre.
Ma il merito in questo caso, secondo Tabarelli, è prima di tutto dovuto al meteo e alle temperature più miti. Un segnale di cui anche noi, modestamente e nel nostro piccolo, ci eravamo resi poco dopo la metà di gennaio, confrontando i consumi di riscaldamento domestico con quelli di un anno prima e di un mese prima.
Franco Metta