Puntuale come di consueto arriva sulle pagine del Sole24Ore l’analisi di Davide Tabarelli, presidente di Nomisma Energia, sul mercato dell’energia. L’analista intravede la luce alla fine del tunnel e prevede un calo del costo del prezzo del gas da aprile.
Certo, viene da pensare che ad aprile, complice l’arrivo della primavera, ci sarà bisogno anche di meno gas per il riscaldamento. Tuttavia i prezzi sul mercato si manterranno distanti da quelli di un anno fa: 70 euro per megawattora contro i 20 o addirittura i 13 del mercato Usa, uno spread che di fatto ha aumentato il flusso delle navi cariche di GNL (Gas Naturale Liquefatto).
Tutto sommato però si dovrebbe assistere a una diminuzione delle bollette, del 3% per l’elettricità e del 5% del gas, secondo Tabarelli.
Il punto però è cosa fare adesso per non trovarci nella medesima situazione tra otto mesi, cioè con la prossima stagione invernale?
Le due strade proposte da Tabarelli
L'analista di Tabarelli indica due strade possibili:
- La prima è quella di inaugurare il Nord Stream 2, tanto voluto da Mosca, ma anche tanto utile per aumentare il flusso di gas dalla Russia. Questo dovrebbe consentire di ristabilire rapidamente livelli adeguati di scorte e calmierare i prezzi.
- E qui arriva la seconda strada: per Tabarelli le scorte di gas devono essere riempite con un obbligo imposto dal governo tedesco o della commissione Ue e non rimanere in balia del mercato. Infine, l’analista auspica che le autorità dell’energia avviino delle indagini per capire cosa è successo e per capire chi ha fatto tanti profitti. E si augura che la stessa Gazprom possa collaborare nelle indagini.
Franco Metta