“Con l’approvazione, ieri sera, della norma sul caro materiali possiamo tirare un sospiro di sollievo e scongiurare la chiusura di migliaia di cantieri.” Commenta con soddisfazione il Presidente dell’Ance, Gabriele Buia, l’approvazione alla Camera della nuova formulazione del decreto Sostegni-bis che introduce un meccanismo di compensazione per le imprese (LEGGI TUTTO), costrette a fronteggiare gli aumenti eccezionali dei prezzi dei materiali da costruzione e istituisce un fondo ad hoc. “Un risultato importante che abbiamo ottenuto grazie all’attenzione dimostrata da Governo e Parlamento alle nostre istanze nell’interesse della crescita e della ripresa dell’intera economia”, spiega Buia.
La misura scatterà a partire da rincari di oltre l’8% relativi al primo semestre dell'anno 2021, evitando così che un’impennata improvvisa dei costi dei materiali possa mettere in difficoltà la prosecuzione dei lavori pubblici.
Si tratta di un meccanismo di ristoro che mette l’Italia alla pari con gli altri Paesi Ue che già prevedono nel loro ordinamento misure di compensazione.
“Come Ance siamo stati i primi a segnalare alcuni mesi fa questo grave problema che sta mettendo a rischio la realizzazione di interventi infrastrutturali importanti per il futuro del nostro Paese”. “Ora però bisogna occuparci di tutti gli altri cantieri privati, compresi quelli della ricostruzione nelle zone terremotate” continua il Presidente dei costruttori che chiede “di trovare rapidamente un rimedio analogo anche per i cantieri privati, che rappresentano un elemento importante per la ripresa e per la riqualificazione delle città”.
“Il Paese non può rischiare uno stop sulla tabella di marcia del Pnrr – conclude Buia – e per farlo serve un lavoro di squadra tra imprese e istituzioni per non fallire l’obiettivo della ripartenza.”
Sulla tematica in Aula alla Camera sono stati accolti alcuni ordini del giorno che impegnano il Governo, come auspicato da Ance, a:
- “valutare l'opportunità di prevedere quanto prima, idonee misure di compensazione al pari di quanto previsto per il settore dei lavori pubblici, volte a sostenere e tutelare anche il settore privato delle costruzioni dal forte rincaro del costo dei materiali e delle materie prime” (n. 141 riformulato, Mazzetti-FI);
- “valutare l'opportunità di adottare iniziative normative volte ad individuare meccanismi di revisione dei prezzi nel settore dell'edilizia privata, modellati su quelli individuati dall'articolo 1-septies del provvedimento in esame, anche al fine di consentire la prosecuzione degli interventi legati al Superbonus 110 per cento” (n. 168 riformulato, Calabria-FI).