“Le notizie di gare deserte” – ha dichiarato Angelo Carlini, Presidente ASSISTAL – “sono all’ordine del giorno e, con nostro rammarico, si sta verificando quello che abbiamo sostenuto fin da giugno del 2021: avevamo avvertito della gravità del fenomeno, tuttavia da parte del Ministero e del Governo si sono messe in atto misure ordinarie e inadeguate che hanno avuto come unico effetto quello di aumentare le proporzioni della crisi. La dimostrazione di quanto denunciavamo, senza essere ascoltati, sono i numerosi appelli provenienti da tutti gli operatori del settore, laddove l’aumento delle risorse stanziate con il Dl Aiuti è comunque insufficiente, in considerazione dell’entità del problema. Nel complesso, i fondi non solo non riescono ad ammortizzare due anni di aumenti ininterrotti, ma non sono sufficienti neppure per riallineare i prezzi dei nuovi capitolati di gara. L’aver trascurato i rincari del 2020 e del 2021, ha inoltre provocato un indebolimento della forza finanziaria delle imprese e ne determina l’impossibilità di rientrare sul mercato e rispondere ai bandi di gara.”
“Ad eccezione della buona riuscita di qualche accordo quadro” – ha concluso Carlini - “per il resto il settore è paralizzato e, pertanto, oltre a guardare alle misure compensative, che restano però misure accessibili a posteriori rispetto ai lavori, andrebbe introdotto un provvedimento straordinario per consentire alle imprese di partecipare a gare congrue sotto il profilo del prezzo a base d’asta ed, inoltre, ritrovare vigore finanziario per poter proseguire le attività in questo difficile mercato. Senza questo intervento, ogni sforzo sarà inutile e continueremo ad assistere a gare deserte, perdendo la disponibilità dei fondi del PNRR che, se inutilizzati, torneranno all’Europa”.