“Sul caro materiali” – ha affermato Angelo Carlini Presidente ASSISTAL, l’Associazione Nazionale Costruttori di Impianti, dei Servizi di Efficienza Energetica -ESCo e Facility Management, aderente a Confindustria – “viviamo un’ attesa asfissiante per le imprese poiché non c’è ancora traccia del provvedimento attuativo da parte del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili (MIMS) che deve rilevare le variazioni percentuali dei singoli prezzi dei materiali da costruzione per il primo semestre 2021. Vogliamo richiamare l’attenzione del Ministero competente affinché il decreto, malgrado l’esiguo stanziamento delle risorse finora previste, sia pubblicato quanto prima per consentire alle imprese appaltatrici di attivarsi, presentando la relativa richiesta di compensazione alle stazioni appaltanti. Inoltre, è necessario un intervento estensivo anche al mercato privato in quanto i rincari crescenti dei prezzi dei materiali stanno impattando seriamente sulla tenuta finanziaria delle imprese impegnate nei cantieri del Superbonus 110%.”
“Sotto quest’ultimo profilo” – ha concluso Carlini – “i rincari speculativi dei prezzi dei materiali rischiano di vanificare gli sforzi messi in campo per rilanciare il settore delle costruzioni depotenziando la misura del Superbonus. Nella situazione attuale le imprese, da un lato, non possono ottenere l’asseverazione della congruità dei costi realmente sostenuti perché i prezzari di riferimento non riescono a tener conto del continuo crescente rincaro dei prezzi dei materiali. Dall’altro, committenti e imprese rischiano di beneficiare del Superbonus in maniera parziale dal momento che i costi delle opere eccedono i massimali di spesa previsti dalla normativa”.