Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, grazie a variazioni di bilancio effettuate tra i propri capitoli di spesa, ha incrementato la dotazione finanziaria per il Caro Materiali 2024, istituito all’articolo 7, comma 1, del decreto-legge 76/2020.
Il Parlamento ha infatti approvato in via definitiva il 6 agosto scorso il Rendiconto generale dello Stato per l’esercizio finanziario 2023 (A.S.1200) e le Disposizioni per l’assestamento del bilancio dello Stato per l’anno finanziario 2024 (A.S. 1201).
“La dotazione iniziale – ricorda l'Ance (Associazione nazionale dei costruttori edili) – era di 2.480,6 milioni di euro (composta da 1,73 miliardi di residui e 750 milioni di euro di competenza per il 2024). Con l’Assestamento di Bilancio, la dotazione è stata aumentata di ulteriori 322 milioni di euro, raggiungendo così un totale di 2.802,3 milioni di euro. Questo incremento mira a garantire una copertura finanziaria adeguata per le quattro finestre previste per l’accesso ai fondi”.
La Legge di Bilancio 2024
Ricordiamo che la Legge di Bilancio 2024 ha prorogato il meccanismo di aggiornamento dei prezzi, di cui all’articolo 26 del Decreto-Legge “Aiuti” (DL 50/2022), ai lavori eseguiti o contabilizzati nel corso dell’anno 2024.
In attuazione della Legge di Bilancio 2024, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con il Decreto n. 47 del 28 febbraio 2024 (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 73 del 27 marzo 2024) ha definito le modalità operative per accedere al Fondo per la prosecuzione delle opere pubbliche, di cui all’articolo 7, comma 1, del decreto-legge 76/2020.
Le stazioni appaltanti
Le stazioni appaltanti possono inviare telematicamente le istanze di accesso al Fondo, utilizzando quattro finestre temporali: I finestra: 1° aprile – 30 aprile 2024; II finestra: 1° luglio – 31 luglio 2024; III finestra: 1° ottobre – 31 ottobre 2024; IV finestra: 1° gennaio 2024 – 31 gennaio 2025.
L’istanza di accesso alle risorse del Fondo per la prosecuzione dei lavori pubblici deve essere presentata attraverso la piattaforma https://adeguamentoprezzi.mit.gov.it, attiva fino al 31 gennaio 2025.
I termini entro i quali il Mit esamina le domande ricevute sono i seguenti: entro il 31 maggio 2024, per le istanze presentate dal 1° aprile 2024 al 30 aprile 2024; entro il 31 agosto 2024, per le istanze presentate dal 1° luglio 2024 al 31 luglio 2024; entro il 30 novembre 2024, per le istanze presentate dal 1° ottobre 2024 al 31 ottobre 2024; entro il 29 febbraio 2025, per le istanze presentate dal 1° gennaio 2025 al 31 gennaio 2025.
Il decreto 2 aprile 2024
Inoltre, sulla Gazzetta Ufficiale n. 100 del 30 aprile 2024 è pubblicato il decreto del Ministero dell’economia e delle finanze 2 aprile 2024, recante “Fondo opere indifferibili. Procedura ordinaria, secondo semestre. Assegnazione definitiva nonché revoche degli interventi per i quali non è stato riscontrato il requisito dell’avvio della procedura di affidamento entro il 31 dicembre 2023”.
Il provvedimento fa riferimento all’assegnazione procedura ordinaria II semestre 2023 e revoca di interventi per i quali non è stato riscontrato il requisito dell’avvio della procedura di affidamento entro il 31 dicembre 2023, nell’ambito del Fondo opere indifferibili, istituito presso il MEF in seguito all’aumento dei prezzi dei materiali da costruzione negli appalti pubblici.
Il decreto dispone che entro il 5 maggio la Ragioneria generale dello Stato provvede ad aggiornare il quadro dei finanziamenti dei singoli progetti sui sistemi di monitoraggio. Gli enti locali entro il 15 maggio 2024 sono tenuti ad aggiornare il quadro economico e il cronoprogramma finanziario (c.d. piano dei costi).