“Nei giorni scorsi” – ha dichiarato Angelo Carlini Presidente ASSISTAL, l’Associazione Nazionale Costruttori di Impianti, dei Servizi di Efficienza Energetica – ESCo e Facility Management, aderente a Confindustria – “abbiamo appreso della firma del decreto da parte del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, contenente i criteri per ripartire i 100 milioni di euro stanziati dal Dl Sostegni-bis alle imprese che hanno subito sbalzi economici a causa degli incrementi anomali dei listini di alcuni materiali da costruzione per il primo semestre del 2021. Siamo ancora in attesa del secondo decreto che individuerà gli scostamenti di prezzo dei materiali edili e che dovrebbe arrivare entro la fine del mese. Più volte abbiamo ricordato che la situazione in cui versano le imprese alle prese, con uno squilibrio del mercato e la conseguente impossibilità di farsi carico di aumenti abnormi che incidono notevolmente sull’importo contrattuale, non può essere risolta con questo decreto. I limiti dello stesso sono evidenti, a partire dalle lunghe e complicate procedure di accesso che garantirebbero un ristoro parziale nei primi mesi del 2022, nonché ad una fotografia dei costi dei materiali basata su criteri statistici che rischierebbe di non tener conto delle oscillazioni straordinarie e crescenti degli ultimi dodici mesi. Inoltre, lo strumento così come concepito, non può considerarsi risolutivo di un problema tuttora in corso, andrebbero, quindi, individuate misure idonee e definitive anche per il secondo semestre del 2021”.
“Non possiamo permetterci” – ha rilevato Angelo Carlini – “di mancare un’occasione epocale determinata dai fondi europei e dal decollo di misure incentivanti come il Superbonus ed in generale per il rilancio del settore delle costruzioni, delle gestioni e delle manutenzioni. Come stiamo notando in queste ultime settimane, i decreti del Governo hanno una ricaduta limitata e tempi di esecuzione che ostacolano la ripresa e le attività delle imprese. Dinanzi ad eventi eccezionali come quelli cui stiamo assistendo, è necessario rispondere con provvedimenti straordinari, con un aggiornamento rapido dei prezzari in base ad indicatori che riportino gli aumenti effettivi e consentano alle imprese di operare in uno scenario di equilibrio e di certezza”.