Nel quadro dell’elaborazione del progetto “Casa Italia”, oggi 6 settembre nella Sala Verde di Palazzo Chigi hanno luogo le consultazioni con Istituzioni, organizzazioni professionali, associazioni imprenditoriali, sindacali e ambientaliste: ANCI, UPI, Conferenza dei Presidenti delle Regioni e Province Autonome, Istituto Nazionale di Urbanistica, Consiglio Nazionale degli Architetti, Consiglio Nazionale degli Ingegneri, Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati, Consiglio Nazionale dei Geologi, Società Geologica Italiana, Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, CNR, ENEA, ISPRA, CRUI, Conferenza Nazionale dei Presidenti e dei Direttori delle Strutture Universitarie di Scienze e Tecnologie, Conferenza Presidi delle Facoltà di Architettura, Conferenza Presidi delle Facoltà di Ingegneria, Ricerca sul Sistema Energetico (RSE), CONFINDUSTRIA, ANCE, CONFAPI, CONFEDILIZIA, ASSOIMMOBILIARE, Alleanza Cooperative Italiane, Rete Imprese Italia, CGIL, CISL, UIL, UGL, Forum Terzo Settore, Legambiente, W.W.F., Italia Nostra.
Gli incontri, presieduti e coordinati dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi, dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti e dal Rettore del Politecnico di Milano Giovanni Azzone, sono iniziati alle ore 10.00 e si concludono alle ore 14.00.
IL PIANO DELLA RETE DELLE PROFESSIONI TECNICHE ILLUSTRATO AL GOVERNO. Alle ore 11 la Rete delle Professioni Tecniche ha illustrato oggi le prime proposte per la definizione di un Piano di prevenzione del rischio sismico. “Tale Piano – spiega un comunicato - prevede azioni concrete e costi presumibili per mettere in sicurezza il territorio e il patrimonio edilizio, urbano e rurale, nel rispetto dell’identità dei luoghi e dei paesaggi e che tiene conto, al tempo stesso, dei diversi aspetti della sicurezza del rischio sismico. Si tratta di un primo schema di intervento che risponde alla necessità di agire celermente e in maniera efficace, non essendo la prevenzione ulteriormente procrastinabile se si considera la drammatica regolarità con la quale si verificano gli eventi sismici nel nostro Paese.”
Inoltre, la RPT “ritiene che l’azione di prevenzione del rischio e la messa in sicurezza degli edifici debbano essere, gradualmente nel tempo, uniformate ad un principio di obbligatorietà stabilito per legge. Anche perché i professionisti tecnici stimano in circa 30 anni l’orizzonte temporale della messa in sicurezza degli edifici e in circa 100 miliardi di euro il costo stimato.”
La Rete delle Professioni Tecniche “propone programmi di sensibilizzazione sul rischio sismico nelle scuole e corsi di aggiornamento dei professionisti tecnici per l'attuazione del piano di prevenzione. Il documento che la RPT ha illustrato al Governo propone alcuni indirizzi operativi e metodologici per la definizione del Piano. A questo proposito, i professionisti tecnici ringraziano il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti ed il Ministro Delrio per la disponibilità mostrata nei confronti dei professionisti tecnici italiani e le loro proposte.”
Le proposte della RPT “saranno quanto prima messe a disposizione della stampa.”
ANCI: SEMPLIFICARE LE PROCEDURE. “Chiediamo – ha spiegato il presidente dell'Anci, Piero Fassino, a Palazzo Chigi dopo aver preso parte alle consultazioni - di poter assumere il personale necessario, con le deroghe ai blocchi delle assunzioni. Abbiamo poi proposto una semplificazione delle procedure amministrative per la messa in sicurezza degli edifici, che spesso sono burocraticamente lunghe e farraginose, e questo cozza con la necessita' di fare in modo che interventi siano tempestivi. Infine abbiamo posto il tema di una banca dati aggiornata di carattere nazionale sugli interventi fatti e che via via si attiveranno, per un lavoro di monitoraggio, l'Anci e' disposta insieme a governo e Regioni alla sua realizzazione. Queste sono le prime proposte che abbiamo avanzato, ci riserviamo di presentarne altre in futuro".