"La prescrizione che la Commissione europea si appresta ad approvare ponendo un indice di efficienza al 115% per le caldaie a gas rappresenta di fatto un divieto di immissione sul mercato di tutte le caldaie e non risulta coerente con il parere espresso dal Parlamento europeo lo scorso 14 marzo sulla proposta di Direttiva sulle prestazioni energetiche dell'edilizia".
È quanto dichiarano Proxigas (l'Associazione che riunisce le
imprese della filiera del gas naturale), Assogasliquidi (l’Associazione di
Federchimica che rappresenta le imprese del comparto dei gas liquefatti), Assotermica
(l'Associazione dei produttori apparecchi e componenti per impianti termici), Federcostruzioni
(Federazione delle costruzioni), Ance (l’Associazione nazionale costruttori
edili) e Applia Italia (l'Associazione dei produttori di apparecchi domestici e
attrezzature professionali).
Le sei Associazioni esprimono preoccupazione in merito agli
orientamenti della Commissione Europea in materia di progettazione
ecocompatibile ed etichettatura energetica dei sistemi di riscaldamento che
saranno oggetto del Consultation Forum organizzato dalla Commissione Europea
per il prossimo 27 aprile.
"Nel merito, pur condividendo gli obiettivi di
riduzione delle emissioni e l’importanza di un impegno comune a livello europeo
per realizzare i target ambientali, esprimiamo forti perplessità rispetto
all’approccio adottato nel declinarli a livello legislativo", evidenziano
Proxigas, Assogasliquidi, Assotermica, Federcostruzioni, Ance e Applia Italia.
"L'approccio è basato su divieti che non tengono conto delle prospettive
di sviluppo delle tecnologie e dei vettori energetici e, soprattutto, non
considerano le specificità dei singoli Stati Membri".
"Per il nostro Paese, dove il gas è centrale nel
settore domestico" - sottolineano le associazioni - "si prospettano
ricadute sulla competitività dell'industria, sulla sostenibilità economica e
sociale per le famiglie, sulla stabilità e sulla resilienza del sistema
energetico. Criticità che rischiano di compromettere anche l’attuazione
concreta del percorso di decarbonizzazione e che richiedono una attenzione
specifica delle nostre Istituzioni per modificare sostanzialmente l'approccio
della nuova regolamentazione".