Bilancio record nel 2021 per l’EPPI, la Cassa di Previdenza dei Periti Industriali: avanzo che supera i 59 milioni di euro (precisamente è stato pari a 59,3 milioni), le riserve patrimoniali nette hanno oltrepassato la quota di 1,4 miliardi (salite del 7% rispetto all’anno precedente), mentre gli investimenti ai valori di mercato, hanno superato la cifra di 1,7 miliardi, con un incremento del 12% rispetto al 2020.
Risultati che quest’anno si fanno ancor più significativi, perché traguardano il percorso condotto negli ultimi otto anni dal Consiglio di Amministrazione guidato dal Presidente Valerio Bignami; l’ultimo per il vertice dell’EPPI, come norma statutaria della Cassa impone.
Numeri quindi che condensano l’operato degli organi istituzionali nel periodo 2014-2021, ai quali si affiancano ulteriori significative risultanze, in particolare rispetto alle risorse allocate a sostegno degli iscritti e dei loro famigliari: in otto anni, la spesa media annua per i benefici assistenziali è stata di circa 1,3 milioni di euro (rispetto al dato del 2013, pari a 483 mila euro), a cui si sommano altri 1,8 milioni di euro per gli interventi straordinari, prontamente messi in campo per fronteggiare, nel 2020 e nel 2021, i negativi effetti sanitari ed economici della pandemia da COVID-19.
A ciò, si aggiunge la decisiva azione sui montanti previdenziali individuali degli iscritti: gli organi istituzionali degli ultimi due mandati gestionali dell’EPPI, hanno deliberato oltre 233 milioni di euro, tra distribuzioni del contributo integrativo e maggiori rivalutazioni, da destinare all’incremento dei montanti stessi, a beneficio dell’adeguatezza dei futuri assegni pensionistici e avendo garantito tempo per tempo quanto previsto dalla Legge 335/95.
Attraverso la distribuzione del contributo previdenziale integrativo e delle maggiori rivalutazioni dei montanti – commenta il Presidente Valerio Bignami - dal 2014 al 2020, l’EPPI ha contribuito considerevolmente alla costruzione del montante di ciascun iscritto perito industriale, grazie alle risorse extra che vi abbiamo destinato oltre il normale meccanismo di gestione imposto dalle normative vigenti. Se questo sarà attuato nei prossimi decenni, potremo affermare che abbiamo vinto la sfida, non solo della sostenibilità, ma pure dell’adeguatezza delle future prestazioni pensionistiche.
Al termine del mio secondo ed ultimo mandato alla guida della Cassa dei Periti Industriali - conclude, infine, Bignami - desidero trasmettere un sentito ringraziamento a tutti, ai colleghi degli organi istituzionali, ai collaboratori e dipendenti dell’Ente, per avermi accompagnato in questo percorso sfidante, ma pieno di soddisfazioni, nella convinzione di aver sempre perseguito l’interesse generale dei nostri iscritti e dell’Ente. Questi risultati così positivi sono il modo migliore di concludere il mio impegno nella Cassa di Previdenza dei Periti Industriali.