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Cassa integrazione, con il caldo è possibile chiederla con 35 gradi percepiti

Con 35 gradi percepiti è possibile chiedere la cassa integrazione per il troppo caldo. L'Inps spiega come inoltrare la richiesta.

martedì 30 luglio 2024 - Pierpaolo Molinengo

cassa integrazione Foto di Mikael Blomkvist da pexels.com

Il caldo permette di accedere alla cassa integrazione. Nel caso in cui la temperatura dovesse raggiungere i 35 gradi - anche solo percepiti - sarà possibile usufruire della misura per eventi meteo. Questo è quanto ha spiegato l’Inps attraverso un messaggio, nel quale spiega come richiedere le prestazioni di integrazione salariale per le temperature troppo elevate.

All’interno del messaggio, l’istituto ha fornito un’ulteriore indicazione particolarmente utile, soprattutto per quanti lavorano nei cantieri all’aperto. La richiesta di cassa integrazione non deve unicamente far riferimento al grado di temperatura, ma anche alla tipologia di attività che viene svolta. E soprattutto a quali condizioni i lavoratori si trovano effettivamente ad operare.

Ma entriamo un po’ nel dettaglio e verifichiamo quando può essere richiesta la cassa integrazione per caldo.

Cassa integrazione per caldo, quando può essere richiesta

Le aziende, nel solo mese di giugno 2024, hanno richiesto qualcosa come 35,29 milioni di ore di cassa integrazione. Rispetto a maggio c’è stata una riduzione del 25,3% ed un aumento del 20% rispetto allo stesso periodo del 2023.

È possibile chiedere la cassa integrazione per venti meteo nel caso in cui la temperatura sia superiore a 35 gradi. A sottolinearlo è direttamente l’Inps all’interno di un messaggio, nel quale riassume le indicazioni per richiedere le prestazioni di integrazione salariale:

"In considerazione dell'eccezionale ondata di calore che sta interessando tutto il territorio nazionale e dell'incidenza che tali condizioni climatiche possono determinare sulle attività lavorative e sull'eventuale sospensione o riduzione delle stesse".

Qualora la pubblica autorità dovesse disporre, con un’ordinanza, la sospensione o la riduzione delle attività lavorative, i datori di lavoro hanno la possibilità di richiedere l’integrazione salariale con la seguente causale:

  • sospensione o riduzione dell'attività per ordine di pubblica autorità per cause non imputabili all'impresa o ai lavoratori.

A determinare l’impossibilità di svolgere regolarmente le attività lavorative potrebbe essere il caldo eccessivo: in questo caso il datore di lavoro ha la possibilità di richiedere la cassa integrazione con la seguente causale:

  • evento meteo per temperature elevate.

La temperatura necessaria per la cassa integrazione

Perché la domanda di cassa integrazione venga accolta è necessario che si verifichino delle temperature pari o superiori a 35 gradi. La richiesta viene accolta valutando la temperatura percepita, che, nella maggior parte dei casi, è superiore a quella reale,

È possibile richiedere la cassa integrazione nel caso in cui la temperatura così alta venga percepita a causa dell’alta umidità per via dell’abbigliamento, come la tuta da lavoro o il casco. La domanda viene accolta nel caso in cui:

l’attività lavorative sono svolte in luoghi non proteggibili dal sole o se comportino l'utilizzo di materiali o di macchinari che producono a loro volta calore, contribuendo ad accentuare la situazione di disagio dei lavoratori".

L’istituto, inoltre, precisa che l’uso di strumenti di protezione come tute, caschi o altro può comportare che la temperatura percepita dal lavoratore risulti più elevata di quella registrata dal bollettino meteo. L’accoglimento della richiesta è condizionata non solo dalla temperatura, ma anche dall’attività che viene svolta.

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