Al 2017 le attività totali a valori di mercato detenute dagli Enti Previdenziali Privati ammontano a circa 85,3 miliardi, con una crescita percentuale di circa 6,6 punti rispetto all’anno precedente. In valore assoluto l’aumento rispetto al 2016 è di 5,3 miliardi.
Tale crescita dovuta in parte ai contributi versati dagli iscritti, superiori alle prestazioni, ed in parte al rendimento sugli investimenti.
È quanto rileva il Rapporto annuale sugli investimenti del Sistema AdEPP, arrivato alla terza edizione.
Non tutte le tipologie di investimento hanno subito un aumento: analizzando nel dettaglio le variazioni delle diverse asset class, emerge come la voce immobili decresca in maniera molto rilevante. La spiegazione di tale fenomeno va ritrovata principalmente nel fatto che, negli ultimi anni, molti Enti Previdenziali Privati hanno attuato delle politiche di investimento volte ad abbassare le esposizioni dirette in immobili attraverso l’apporto verso fondi di investimento alternativi (FIA), con l’obiettivo di messa a reddito, qualificazione, e, laddove possibile, di smobilizzo. L’operazione di vendita degli immobili richiede tempi piuttosto lunghi per evitare perdite dall’immissione sconsiderata di immobili nel mercato e non può ignorare l’andamento del mercato immobiliare italiano, la crisi demografica e i processi di riorganizzazione e ristrutturazione del lavoro che impattano sull’immobiliare destinato agli uffici.
Dalle analisi effettuate emerge come la componente investita in azioni sia in netto aumento, passando dal 9,8% del 2013 al 17,3% del 2017.
Gli Enti Previdenziali Privati hanno investito, nel 2017, in Italia in azioni circa il 4,3% del patrimonio (3,7 miliardi di euro in valore assoluto). Tali investimenti, ovviamente, rivestono un importante ruolo per l’economia nazionale.
In allegato il Rapporto