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Casse edili: flessione delle ore lavorate del 12,6% in un anno

Il Rapporto di sintesi presentato dalla Commissione Nazionale delle Casse Edili a Bologna nell’ambito del SAIE

martedì 20 ottobre 2020 - Redazione Build News

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Una stima di un -11,7% di massa salari a livello nazionale e di un calo delle ore lavorate del 12,6% rispetto all’anno precedente. Una contenuta riduzione del numero degli operai attivi, ovvero impiegati nei cantieri aperti, pari all’1,9%, ma una contrazione ben più consistente per quanto riguarda le imprese attive: -5,7%.

Sono questi i dati previsionali sull’andamento dell’anno Cassa edile (da Ottobre a Settembre) relativo al 2020 rispetto al 2019 che emergono dal Rapporto di sintesi presentato dalla Commissione Nazionale delle Casse Edili a Bologna nell’ambito del SAIE dal presidente Carlo Trestini, in occasione della giornata dedicata al cambiamento del mercato delle costruzioni.

I dati dell’Osservatorio statistico nazionale consentono di offrire un importante canale di lettura delle dinamiche produttive e occupazionali nel periodo dell’emergenza COVID, in particolare nella fase del lockdown, così come di valutare le possibilità di ripresa.

Secondo l’Osservatorio confrontando il periodo Ottobre 2019 – Agosto 2020 con lo stesso periodo di un anno prima si registra un calo della produttività relativa del 14,4% della massa salari e di poco più di un 13% per quanto riguarda le ore lavorate. La percentuale di operai attivi si attesta intorno al -2,6% mentre il dato relativo alle imprese con cantieri funzionanti registra un calo del 6,8%.

I risultati più promettenti riguardano il mese di agosto, con una crescita rispetto allo stesso periodo del 2019 di oltre il 10% sia come ore lavorate che come massa salari.

In crescita anche l’occupazione attiva di poco inferiore al 4%. Va altresì sottolineato che l’effetto crescita è dovuto in parte rilevante anche agli interventi di edilizia sanitaria e scolastica, nonché ai primi effetti degli incentivi su recupero ed efficientamento energetico. Uno scenario che comunque fa sperare in una stabilizzazione della inversione di tendenza registrata a partire dal 4 maggio.

“Le capacità del tessuto imprenditoriale e delle costruzioni e la grande disponibilità e competenza che caratterizza la forza lavoro del nostro settore sta dando risultati che fanno sperare per una ripresa in grado di ammortizzare almeno in parte gli effetti negativi registrati nella prima metà dell’anno. Ora bisogna rendere operativo il Superbonus, ma anche puntare sulla rigenerazione urbana e sulla riqualificazione del patrimonio pubblico coinvolgendo la finanza privata e valorizzando le potenzialità dell’industria e della filiera delle costruzioni.” E’ stato il commento del presidente di ANAEPA, Arnaldo Redaelli.

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