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Casse professionali: dal 2011 al 2017 le attività sono cresciute del 53,2%

Il documento di Covip: il valore di mercato delle risorse complessive del settore ammonta a 85,3 miliardi di euro, con un aumento rispetto al 2016 di 5,3 miliardi (circa il 6,6% in più)

venerdì 19 ottobre 2018 - Redazione Build News

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La COVIP ha presentato ieri, presso la propria sede, il “Quadro di sintesi” sui dati relativi al patrimonio delle Casse professionali e alla loro gestione finanziaria al 31 dicembre 2017. Il documento, pubblicato anche sul sito dell’Autorità, ne delinea, in chiave aggregata, gli aspetti più significativi e fornisce, rispetto agli ultimi report, elementi di dettaglio sulle attività delle singole Casse.

Il Presidente, Mario Padula, ha illustrato i dati più rilevanti relativi alle risorse complessive del settore, il cui valore di mercato ammonta a 85,3 miliardi di euro, con un aumento rispetto al 2016 di 5,3 miliardi (circa il 6,6% in più). Dal 2011 al 2017, le attività totali delle Casse sono cresciute complessivamente del 53,2% (da 55,7 a 85,3 miliardi di euro).

Ampie sono le differenze nella dimensione dell’attivo. Circa il 73% delle risorse complessive del settore fa capo a 5 Casse (ENPAM, INARCASSA, Cassa Dottori Commercialisti ed ENASARCO). Le differenze sono riconducibili alle caratteristiche economiche, sociali e demografiche delle diverse platee di riferimento. Sulla dinamica di crescita dell’attivo incidono i contributi raccolti e le prestazioni erogate: la differenza tra i primi e le seconde è positiva per tutte le Casse ad eccezione dell’INPGI (gestione AGO) e della Cassa Geometri.

COMPOSIZIONE DELL’ATTIVO. Gli investimenti immobiliari, 19,4 miliardi di euro (19,1 nel 2016), si sono ridotti in percentuale dell’attivo (22,7% contro il 23,8 del 2016); tra le diverse componenti, l’incidenza delle quote di fondi immobiliari (pari al 16,1%) è in leggero aumento, mentre diminuisce quella degli immobili detenuti direttamente (dal 7,3 al 6%).

Con riguardo alla ripartizione delle attività tra le diverse componenti mobiliari:

- gli investimenti in titoli di debito, 31,2 miliardi (27,9 nel 2016) costituiscono il 36,6% dell’attivo, registrando un aumento di 1,7 punti percentuali rispetto al 2016; tra le diverse componenti, gli investimenti diretti complessivamente scendono passando dal 24,4 al 22,4%, ma aumenta dal 10,5 al 14,3% la componente obbligazionaria negli OICVM (Organismi di investimento collettivo in valori mobiliari);

- gli investimenti in titoli di capitale, 14,8 miliardi di euro (13,3 nel 2016) formano il 17,3% dell’attivo (16,6 nel 2016); tra le diverse componenti, restano sostanzialmente stabili gli investimenti diretti, mentre si registra un aumento dal 7 al 7,8% della componente azionaria negli OICVM.

LE SCELTE DI INVESTIMENTO IN RAFFRONTO CON I FONDI PENSIONE. Il Presidente della COVIP ha inoltre fornito un quadro degli investimenti nell’economia italiana, anche in chiave comparativa rispetto ai Fondi pensione.

Gli investimenti domestici delle Casse ammontano a 34,4 miliardi di euro, mentre gli investimenti non domestici si attestano a 36,9 miliardi. I Fondi pensione hanno investito nell’economia italiana 38,3 miliardi di euro, mentre gli investimenti non domestici ammontano a 79,5 miliardi. Considerando le attività al netto di liquidità, polizze assicurative e altre attività (soprattutto formate da crediti contributivi), l’incidenza della componente domestica è pari al 48,2% per le Casse e al 32,5% per i Fondi pensione. Per le Casse, nell’ambito degli investimenti domestici sono predominanti gli investimenti immobiliari, mentre per i Fondi pensione la componente più rilevante è costituita dai titoli di Stato.

ASSETTI REGOLAMENTARI E ORGANIZZATIVI. Il Presidente Padula si è infine soffermato sugli assetti regolamentari e organizzativi. Riguardo agli assetti regolamentari, emerge un quadro di elevata frammentazione, anche nei documenti che li definiscono, che risultano molto diversificati nella struttura e nei contenuti, con conseguente scarsa chiarezza, incongruenza e duplicazioni nelle discipline interne.

Eterogenei sono anche gli assetti organizzativi, per ragioni rintracciabili nella diversità di platee di riferimento e politiche di investimento. Tutto questo anche per effetto dell’assenza di un quadro normativo compiuto, non essendo stato ancora emanato il regolamento ministeriale relativo alla gestione finanziaria delle Casse.

Comunque, nonostante il quadro normativo ancora incompleto, la COVIP svolge dal 2011 le proprie funzioni di controllo sugli investimenti delle Casse e trasmette analitiche relazioni sugli esiti degli accertamenti condotti per ciascun Ente ai Ministeri del lavoro e dell’economia per le valutazioni di competenza. Oggi l’Autorità detiene e rende disponibile un importante patrimonio informativo che - oltre a costituire il presupposto per eventuali iniziative da parte dei Ministeri vigilanti o per l’analisi di impatto di possibili regolamentazioni – può senz’altro contribuire a rendere più efficace il sistema di vigilanza, rafforzando la tutela del risparmio previdenziale degli iscritti alle Casse.

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