“Il MISE ha, nel corso del tempo, promosso due progetti, Piazza Wi-Fi Italia e SINFI (Catasto delle infrastrutture del sottosuolo), che nel corso del mio mandato intendo ulteriormente rafforzare”.
Lo ha detto il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli illustrando il 28 gennaio in Senato, alla Commissione Lavori pubblici e Comunicazioni, le linee programmatiche in materia di telecomunicazioni, poste, radio e Tv.
Ecco il testo del suo intervento:
SINFI (Sistema Informativo Nazionale Federato delle Infrastrutture)
“Il SINFI nasce dall’esigenza di mappare le infrastrutture del sottosuolo per rispondere efficacemente in caso di calamità naturali attraverso un’adeguata mappatura del sottosuolo e semplificare le attività degli operatori delle utilities, oltre che la vita dei cittadini, nelle opere di scavo.
L’istituzione del SINFI, il Catasto del Sottosuolo, vuole dare contezza del dispiegamento, su tutto il territorio nazionale, delle reti dei servizi, siano essi di Telecomunicazioni o di Utility quali acque, elettricità, gas e teleriscaldamento.
Il sistema SINFI realizzato in Italia e installato sul datacenter del MISE, è stato aperto al pubblico nella sua prima release ad aprile 2018, ha raccolto e reso disponibili una molteplicità di informazioni relative a tutti i principali operatori di Telecomunicazioni, Elettricità, illuminazione pubblica, gas e gestione delle acque, offrendo importanti vantaggi agli operatori ed agli enti territoriali chiamati rispettivamente a realizzare e verificare progetti per il dispiego di nuove reti.
Tra le principali criticità del sistema messo in campo vi è la difficoltà per le amministrazioni pubbliche e per gli operatori di conferire dati aggiornati al catasto. Per superare questa criticità e rendere il SINFI pienamente operativo il MISE ha messo in campo una serie di azioni regolamentari ed operativo che intendo ulteriormente rafforzare.
Anzitutto è stata avviata un’attività sanzionatoria nei confronti degli operatori inadempienti ed è, altresì, in corso di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale il DM che regola l’accesso e la condivisione dei dati presenti sul SINFI.
Sotto il profilo operativo il Ministero ha stanziato 5 milioni di euro per sostenere i comuni e gli altri enti locali coinvolti nell’attività di conferimento dei dati al SINFI.
Stiamo raccogliendo i primi frutti di quest’attività coordinata tanto che si è passati da 50 operatori che avevano conferito i dati disponibili a luglio 2018 a oltre 700 nel mese di dicembre 2019 con una decisa e irreversibile inversione di tendenza che vede meno di 200 operatori ancora inadempienti (circa il 20% del totale operatori obbligati).
Nella mia azione ministeriale intendo rafforzare questo strumento arrivando, nel più breve tempo possibile, alla realizzazione di un Catasto delle Infrastrutture completo e aggiornato e che possa essere utile e funzionale per cittadini e imprese.
In questa direzione il MISE in collaborazione con Infratel Italia S.p.A. e Talent Garden ha organizzato il 19 e 20 ottobre 2019 a Roma il primo Datathon del SINFI, una gara di idee rivolta a sviluppatori, designer, esperti di comunicazione con l’intento di migliorare e rendere maggiormente usabile il software di funzionamento del SINFI”.
Piazza Wi-Fi Italia
“Con la pubblicazione del Regolamento europeo sulla promozione della connettività Internet nelle comunità locali (n. 1953 del 25 ottobre 2017), le istituzioni comunitarie hanno voluto dare un deciso slancio allo sviluppo di una piattaforma unica di accesso gratuito ad internet tramite tecnologia Wi-Fi.
Il Ministero dello sviluppo economico, in questo contesto, ha avviato una serie di azioni volte a diffondere su tutto il territorio nazionale, a partire dalle aree più svantaggiate, punti di accesso gratuiti per i cittadini ed i turisti.
Particolare attenzione è stata posta agli interventi infrastrutturali nei Comuni colpiti dal sisma del 2016 e del 2017 e a quelli con popolazione inferiore ai 2000 abitanti.
Attualmente nell’ambito del progetto Piazza Wi-Fi Italia promosso dal MISE in collaborazione con Infratel Italia S.p.A. sono stati attivati 349 Comuni su un totale di 705 registrati e si prevede di completare l’intervento entro giugno del 2020 in funzione anche del tasso di registrazione dei Comuni alla piattaforma on line dedicata.
Al fine di estendere la rete WiFi nei Comuni, con particolare attenzione ai piccoli Comuni e alle zone periferiche delle comunità piccole, medie e grandi, il Ministero ha approvato il piano tecnico operativo del progetto Piazza WiFi Italia con una dotazione di 45 milioni di € (individuati con delibera CIPE numero 61 del 25 ottobre 2018).
Il piano tecnico prevede complessivamente la costruzione di 37.892 nuovi punti WiFi in tutti i comuni italiani e successivamente l’integrazione e federazione delle reti di accesso Wi-Fi, pubbliche e private controllate da un sistema centrale di autenticazione.
Si tratta di uno sforzo senza precedenti per dotare il nostro Paese di un sistema di connessione Wi-Fi moderno e capillare gestito attraverso un’app dedicata.
Il mio intendimento è quello di continuare a promuovere il progetto favorendo la federazione di reti Wi-Fi pubbliche già esistenti, penso a Roma Capitale o alla Regione Emilia Romagna che già hanno espresso un interesse in questa direzione, e investendo sulla realizzazione di servizi che insistano sulla rete pubblica a beneficio di cittadini e turisti.
Su questo fronte da qualche settimana Infratel Italia ha concluso un progetto sperimentale in collaborazione con il MARTA – Museo Archeologico Nazionale di Taranto. In particolare oltre a dotare il museo di una rete Wi-Fi federata con Wi-Fi Italia Infratel in collaborazione con una startup innovativa ha curato la realizzazione di diversi punti Li-Fi all’interno del Museo.
Una caratteristica delle soluzioni LiFi (Light Fidelity) - grazie alla capacità di geolocalizzatore della tecnologia - è quella di consentire uno studio approfondito delle dinamiche di visita e quindi una attenta analisi del marketing e del posizionamento delle opere. Inoltre la tecnologia LiFi unisce il risparmio energetico (grazie all’uso di lampade a Led) con il vantaggio di fruire, senza ulteriori soluzioni, di un sistema di trasmissione dati alquanto efficiente. La sperimentazione prevede di utilizzare la Tecnologia LiFi come guida multimediale presso il Museo. L’obiettivo è quello di rendere la visita al museo quanto più coinvolgente possibile per il visitatore. La tecnologia LiFi è in grado di attivare i contenuti multimediali quando il visitatore si trova in prossimità dell’opera.
Una volta riconosciuto il visitatore un’applicazione dedicata avvia i contenuti relativi all’opera stessa. In questo modo è possibile rendere fruibili, ai visitatori i contenuti multimediali associati alle opere esposte, rendendole godibili a tutti i turisti in maniera indipendente dalle fasce di età del soggetto.
Una prima sperimentazione in un territorio oggetto della massima attenzione del Governo che contiamo di replicare in altri musei e luoghi di interesse storico – artistico del Paese”.