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Catasto e invarianza di gettito, per le Entrate va calcolato a livello statale e non comunale

Confedilizia fa il punto sulla riforma del Catasto e denuncia il rischio di una perequazione territoriale a svantaggio di chi già paga

lunedì 2 febbraio 2015 - Redazione Build News

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Partecipando nei giorni scorsi a un forum all'Italpress, il presidente di Confedilizia, Corrado Sforza Fogliani, ha descritto il quadro della riforma del catasto e del mercato immobiliare.

“Attualmente è stato pubblicato soltanto il decreto sulla composizione delle commissioni censuarie. Un decreto predisposto molto male ma per fortuna totalmente rivoluzionato, anche su nostra spinta, dai pareri delle Commissioni Finanze di Camera e Senato, assicurando la presenza dei contribuenti”, ha ricordato Sforza Fogliani. “Il decreto sulle commissioni censuarie - ha ricordato - è diventato legislativo ed esecutivo a inizio anno e ha stabilito che i valori e le rendite di riferimento saranno quelle del triennio 2012/2014 e non del triennio 2011/2013 come si pensava prima. Un valore più attuale perché l’inizio della crisi si colloca alla fine del 2011 con la smodata tassazione introdotta. Adesso siamo in attesa di vedere il decreto legislativo che stabilità i criteri per raccogliere sul territorio rendite e valori. La bozza del decreto è ancora all’esame dell’ufficio legislativo del Ministero delle Finanze, che sta apportando modifiche opportune. Il 20 febbraio il decreto legislativo dovrebbe arrivare in Consiglio dei Ministri ma non so se la data sarà rispettata perché l’ufficio legislativo delle Finanze non ha ancora finito. Poi il decreto andrà in Parlamento. Un giudizio sulla riforma? Per quanto visto fin qui, non drammatizzerei le cose. Meglio non fare previsioni. Se torniamo ai reali valori e alle reali rendite del triennio 2012/2014 le cose dovrebbero migliorare”.  

COME CALCOLARE L'INVARIANZA DI GETTITO. L’Agenzia delle Entrate, ha spiegato il presidente di Confedilizia, “ci ha sottoposto un documento che tutti abbiamo ritenuto pericoloso e deludente perché testimonia la volontà di non adeguarsi ai reali valori odierni. A noi preme che l’invarianza del gettito sia calcolata a livello comunale mentre l’Agenzia delle Entrate non ne vuole sapere e vuole che sia calcolata a livello statale. Sono segnali preoccupanti che speriamo di superare con l’aiuto dell’ufficio legislativo delle Finanze e con la Direzione Affari Legali della Presidenza del Consiglio che già erano intervenuti pesantemente sul primo decreto attuativo che l’Agenzia aveva predisposto con la sola intenzione di fare cassa”.

MERCATO IMMOBILIARE, DATI ISTAT IRRISORI. Nel III trimestre del 2014 – ha rilevato l'Istat - il mercato immobiliare ha ripreso a crescere, segnando un +3,7% sul III trim 2013 dopo la battuta d'arresto del II trimestre (LEGGI TUTTO). “È un aumento che ci rende felici – ha detto il numero uno di Confedilizia - ma si tratta di percentuali irrisorie rispetto al totale delle compravendite. Tradotto in numeri, al netto dei passaggi di proprietà realizzati o tramite le aste giudiziarie o tramite contratti di compravendite volontarie, arriviamo a 4 mila, 4.500 compravendite circa, una cifra assolutamente insignificante, specie se rapportata al periodo pre-Imu, quando le compravendite erano 165mila all’anno. A fronte della caduta nei primi due trimestri del 2014, un aumento di 5mila unità immobiliari vendute si riduce ad appena l’1 o il 2%”.


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