Ultime notizie

Cave, il Veneto ha una nuova legge dopo 36 anni

Nuove autorizzazioni riguarderanno solo ampliamenti di cave esistenti. Per quanto riguarda sabbia e ghiaia non potranno esserci neppure ampliamenti, se non nelle province di Verona e Vicenza

giovedì 15 marzo 2018 - Redazione Build News

1_a_b_cave-attivita-estrattive-u-4

Ieri il Consiglio regionale del Veneto, dopo la discissione generale sul Testo Unificato della nuova Legge regionale sulle Cave, e dopo aver esaminato gli ultimi cinque articoli della normativa, una decina di emendamenti finali – in particolare con riferimento alle attività estrattive all’interno del Parco Regionale dei Colli Euganei, in provincia di Padova - e degli ordini del giorno depositati sulla materia, ha approvato con 31 voti favorevoli e 14 contrari la nuova Legge sulle attività di Cava, a distanza di 36 anni dall’approvazione della L.R. 7 settembre 1982, n. 44, che normerà le attività regionali estrattive cercando di rispondere alle rinnovate esigenze espresse dal territorio e nel rispetto e a tutela dell’ambiente e delle categorie economiche e produttive.

“Dopo 36 anni abbiamo finalmente una nuova legge sulle cave. Adesso pensiamo all’approvazione del Piano (PRAC) che è strettamente legato alla legge, mettendo così a regime le nuove regole per le attività estrattive sul territorio regionale”, ha dichiarato l’assessore regionale all’ambiente Gianpaolo Bottacin.

“Il testo della legge – ha detto Bottacin - è il frutto di un impegnativo lavoro, su cui è stata trovata un’ampia condivisione, a partire dall’aspetto più importante che è il no a nuove cave”.

RIDUZIONE DEL CONSUMO DI SUOLO. Il perno intorno a cui ruotano la legge e lo stesso PRAC è infatti quello della riduzione del consumo del suolo. Il fabbisogno previsto per i prossimi 10 anni è di 80 milioni di mc. di materiale: di questi solo 12,5 milioni di mc. deriveranno da nuove estrazioni, mentre la parte restante sarà recuperata da demolizioni, opere pubbliche ed estrazioni già autorizzate.

Nuove autorizzazioni riguarderanno solo ampliamenti di cave esistenti, ma per quanto riguarda sabbia e ghiaia non potranno esserci neppure ampliamenti, se non nelle province di Verona e Vicenza. Ogni autorizzazione potrà essere prorogata una sola volta e il ristoro per la presenza di una cava non riguarderà soltanto il comune interessato ma anche i comuni contermini. Le Province potranno assumere la competenza autorizzatoria previa intesa con la Regione. I siti di cava non potranno essere utilizzati come discariche ma le cave esaurite potranno essere trasformate in bacini di laminazione per la sicurezza idraulica e in bacini di accumulo per l'irrigazione.

“Il clima di condivisione su questa tematica fa ben sperare che anche i tempi di approvazione del PRAC saranno altrettanto rapidi”, conclude Bottacin.

Idrogeno verde, una soluzione per l'energia del futuro. Ma oggi è ancora troppo caro

L'obiettivo crescita sostenibile è raggiungibile attraverso l'utilizzo dell'idrogeno verde. Ma al momento... Leggi


Bonus elettrodomestici green, spunta il nuovo contributo per rendere la casa più efficiente

Il governo ha allo studio l'introduzione di un nuovo bonus elettrodomestici, che... Leggi

Potrebbe interessarti


Iscriviti alla newsletter di Build News

Rimani aggiornato sulle ultime novità in campo di efficienza energetica e sostenibilità edile

Iscriviti

I più letti sull'argomento


Ultime notizie copertina articolo
Legge di Bilancio 2018: novità su Iva 10% per i beni significativi

La fattura emessa dal prestatore che realizza l’intervento di recupero agevolato deve...

Dello stesso autore


Ultime notizie
Salva Milano, la Camera approva la proposta di legge

Per consentire il superamento dei limiti di altezza e volumetrici per interventi...

Progetti
Fascicolo Sanitario nazionale: si entra nella fase 2.0

Il terzo incontro del convengo che promuove l’uso dell’FSE si è tenuto...

Prodotti
Dispositivi per impianti idrici versatili ed efficienti

Le soluzioni SOCLA di Watts sono pensate per la regolazione e la...