Si è tenuto oggi l’incontro a delegazioni plenarie di Federmeccanica, ASSISTAL e Fim, Fiom, Uilm.
In apertura di riunione, il Presidente Storchi ha fatto presente come nel corso di quasi un anno di trattative la situazione congiunturale dell’industria metalmeccanica e della installazione d’impianti sia rimasta difficile.
Federmeccanica ed ASSISTAL hanno quindi deciso di fare uno scatto in avanti, confermando in questo modo, la ferma volontà di arrivare ad una soluzione positiva della trattativa con un profondo rinnovamento contrattuale.
«Il modello tradizionale di CCNL – ha dichiarato Storchi - non è più sostenibile. Sono i dati a dirlo: nel triennio 2013-2015 c’è stato uno scostamento netto tra inflazione prevista ed inflazione reale (6,02% vs 2,31%), tra il 2007 al 2015 le retribuzioni sono cresciute il doppio del costo della vita (+26,3% vs +13,1%).
Nello stesso periodo la produzione metalmeccanica è diminuita del 30% con una perdita di 280.000 posti di lavoro e nel settore impiantistico la produzione si è ridotta del 35% con meno 80.000 occupati mentre la ricchezza prodotta nei due settori è diminuita del 15%. E’ necessario quindi un cambio di paradigma».
«Con questa proposta, abbiamo scelto la via della gradualità – ha aggiunto il Presidente di ASSISTAL Carlini - per accompagnare le persone verso un cambiamento culturale ineludibile, se vogliamo difendere il lavoro. Il perno del nuovo contratto deve essere il giusto equilibrio tra retribuzione e welfare, per ridurre il cuneo fiscale e ottenere condizioni migliori per aziende e lavoratori».
La Proposta di Rinnovamento Contrattuale prevede tra l’altro:
- Il riconoscimento a tutti i dipendenti dell’inflazione consuntivata con un decalage progressivo (il 100% nel 2017; il 75% nel 2018; il 50% nel 2019) e un aumento del welfare aziendale detassato (100 € nel 2017; 150 € nel 2018; 200 € nel 2019);
- Premi di risultato esclusivamente variabili per collegare gli incrementi salariali ai miglioramenti aziendali;
- Assorbimento nei minimi, a partire dal 2017, delle parti fisse della retribuzione;
- Il diritto soggettivo alla formazione per il 100% dei lavoratori;
- Il potenziamento della previdenza complementare e l’universalità dell’assistenza sanitaria.
«Riteniamo che ci siano tutte le condizioni per un esito positivo a breve della vertenza contrattuale - ha concluso il Presidente di Federmeccanica - Abbiamo dato risposte importanti a tutte le sollecitazioni di questi mesi mantenendo allo stesso tempo una coerenza di fondo con gli obiettivi di Rinnovamento. Pensiamo che questa nuova proposta sia “equilibrata”. Ora è richiesto senso di responsabilità da parte di tutti».
A tali importi si aggiungono gli adeguamenti dei minimi contrattuali all’inflazione ex post con decalage.