La stampa 3D sbarca anche nel settore fotovoltaico. L'innovazione viene dalla Spagna e in particolar modo da Oxolutia, una spin-off dell'Istituto di Scienza dei Materiali di Barcellona (ICMAB) che ha sviluppato Solar Oxides, un film sottile realizzato attraverso una stampante a getto d'inchiostro.
La novità risiede sia nel materiale utilizzato, un ossido conduttivo caratterizzato da elevata efficienza, a-tossicità e grande reperibilità in natura sia nel processo produttivo. La tecnologia utilizzata permette, secondo i ricercatori, di sfruttare tutte le possibilità offerte dalla stampa 3d in termini di flessibilità e ottimizzazione di tempo e risorse. Il funzionamento della stampante è quello canonico e prevede il deposito del composto goccia a goccia su una superficie, dove si creerà il futuro film. Dopo l'impianto pilota sviluppato nel 2013, i ricercatori prevedono di dar luce a un prototipo funzionante entro il 2016 e stanno tutt'ora lavorando su innovazioni nanotecnologiche.
Insomma, è tutto un work in progress, ma il progetto è stato selezionato fra i nove vincitori del 2015 Fundacion Repsol Entrepreneurs Fund, fondo dell'omonimo gruppo energetico (Epsol), particolarmente attivo sul fronte delle rinnovabili. E ricerverà quindi un ingente incentivo per lo sviluppo della tecnologia.