Edifici in grado di assorbire i raggi solari nelle ore diurne per illuminare in quelle notturne. Potrebbe essere questa l'evoluzione dei sistemi luminescenti che finora abbiamo visto proposti sull'asfalto. L'innovazione sviluppata da un team di ricerca dell'Universidad Michoacana de San Nicolás de Hidalgo, in Messico, è in realtà molto diversa dalle 'Glowing Lines' olandesi che prevedono la copertura del manto autostradale con una vernice contenente una speciale polvere 'attira luce'. Innanzitutto la nuova tecnologia è applicabile non solo a strade o piste ciclabili ma anche agli edifici, perché non si tratta di una pittura con cui ricoprire le superfici ma di una pasta cementizia modificata nei suoi componenti con cui realizzarle.
Composto di polimeri misti dalle proprietà luminescenti
Il merito dei ricercatori risiede infatti nell'essere riusciti a trasformare il cemento, che per sua natura è opaco ed estremamente compatto, in un prodotto in grado di assorbire la luce. Il team è intervenuto sul processo di indurimento della pasta cementizia, durante il quale si formano gel e cristalli di silicati e alluminati di calcio idrato. I cristalli sono stati eliminati e al loro posto è stato aggiunto un composto di polimeri misti dalle proprietà luminescenti che catturano la luce e la restituiscono nelle ore notturne, per un massimo di 12 ore.
Funziona anche in caso di maltempo
Il prodotto ha una durabilità stimata in più di 100 anni, ha un basso impatto ambientale perché è costituito esclusivamente da sabbia e argilla e l'unico residuo che rilascia è vapore acqueo. E, elemento fondamentale, funziona anche in caso di maltempo, perché riesce a catturare la luce anche se debole o indiretta.
Al momento le versioni sperimentate sono in due colori, blu e verde, regolabili in intensità. I ricercatori si aspettano che possa essere commercializzato a breve.